Bari, De Laurentiis jr: «Ho pianto dall'emozione. Mio padre un maestro» - Calcio News 24
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Bari, De Laurentiis jr: «Ho pianto dall’emozione. Mio padre un maestro»

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Il presidente del Bari Luigi De Laurentiis ha parlato delle emozioni provate per la promozione in Serie B

Luigi De Laurentiis, presidente del Bari, in una intervista a Il Mattino ha parlato delle emozioni provate per la promozione in Serie B.

EMOZIONI – «Non nascondo che ho pianto, perché vincere è bello. Ho pianto anche a Catanzaro, quando abbiamo vinto lo scontro diretto e lì ho capito che eravamo vicinissimi a raggiungere il traguardo della promozione».

PIAZZA STORICA DEL SUD – «Ne sono fiero, orgoglioso. Quando ho visto che Bari-Andria è stata l’ottava partita più vista d’Italia allo stadio ho capito cosa significa avere a disposizione un patrimonio così importante di tifosi. Ed è evidente che questo bacino d’utenza sarà una forza anche nella prossima stagione in serie B».

SIMILITUDINI COL NAPOLI – «In tantissime cose. In una gestione del club molto snella e nel controllo rigoroso dei conti. Anche se magari in serie B le cose gireranno diversamente, ma è evidente che fino ad adesso i ricavi sono stati minimi, perché non ci sono i diritti tv e i ritorni sono davvero limitati. Tutto è stato fatto a fondo perduto. Ma un fondo pieno di felicità per questa promozione».

MULTIPROPRIETA’ – «Lo stiamo già facendo con gli avvocati. Ma sono giorni belli, sono momenti che inseguivo da quattro anni in cui abbiamo vissuto tante difficoltà e ingoiato anche molte delusioni. C’è tempo per affrontare questa vicenda».

SCUDETTO NAPOLI – «E chi è che non vuole vincere lo scudetto al Napoli? Sarebbe lo scudetto di tutto il Sud. La squadra è lassù, a lottare con Inter e Milan. È bello vederla così competitiva giocare alla pari contro tutti. Sono anni che il club è leader in Italia e in Europa».

DE LAURENTIIS MAESTRO – «Adesso ho capito tante cose che ha fatto lui in questi anni nel Napoli che prima, magari, mi erano meno chiare. Bisogna anche saper essere psicologi quando si guida un club e poi devi essere pronto a prendere ogni tipo di insulto, senza reagire. In ogni stadio dove sono andato sono stato sommerso di parolacce: bisogna avere le spalle larghe. Come lui le ha nel Napoli. Un autentico maestro».