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Buon compleanno a… Lucas Paquetá

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Oggi Lucas Paquetá compie 26 anni. Immaginiamo che in alcuni momenti, dall’estate del 2020, ai tifosi del Milan sia maturato il sospetto che…

Oggi Lucas Paquetá compie 26 anni. Immaginiamo che in alcuni momenti, dall’estate del 2020, ai tifosi del Milan sia maturato il sospetto che in questo periodo probabilmente li affligge vedendo all’opera Charles De Ketelaere. Riassumibile in qualcosa che in una semplicissima psicanalisi calcistica verrebbe riassunta con un complesso di colpa, definibile con una semplice frase: «E se avessimo sbagliato?». E a discendere domande sul perché, su che cosa non si sia visto, su quale errore sia stato commesso, sul motivo di tanta fretta nel bocciare un giocatore che poi altrove è sembrato altra cosa. Intendiamoci, per non far torto alla realtà e non osservarla con la famosa lente del senno di poi, che tanto distorce le esatte proporzioni delle cose. Lasciarlo andare via dopo un biennio non era fuori dal mondo, date le difficoltà dimostrate dal ragazzo brasiliano nel contesto della Serie A (esattamente come per CDK: non è colpa di Pioli se San Siro è troppo grande per un ragazzo che altrove si sente maggiormente a proprio agio).

E non è che in questi anni di separazione, le cose siano andate tutte per un verso sbagliato: in fondo il Diavolo senza Paquetá uno scudetto lo ha portato a casa, mentre Paquetá senza il Diavolo si è dovuto “accontentare” di una Conference League conquistata con il West Ham ai danni della Fiorentina e di una interessamento di club più grandi.

Però, la sensazione che non di un bidone o di un abbaglio si trattasse, ma di un ragazzo forse arrivato troppo in anticipo sui tempi per riuscire a emergere in Italia, è stata più volte suffragata da alcuni episodi. Molti dei quali, paradossalmente, racchiusi nel Mondiale in Qatar. Che certo il Brasile non ama ricordare dato l’esito infausto di una spedizione iniziata con tante aspettative, per poi finire nel naufragio collettivo. Ma fino a quando la Seleçao ha prodotto il suo consueto spettacolo da meraviglie col quale ama insuperbirsi nella fase a gironi, Lucas ne è stato uno degli elementi più convincenti. E non perché si sia messo a fare il funambolo in una formazione che per caratteristiche naturali invita a farlo. Tutt’altro: se c’è stato un giocatore che ha reso felice il Commissario Tite per la concretezza del suo gioco è stato il centrocampista ex Lione.

Paquetá si è messo a inventare calcio per i compagni riuscendo a trasformarsi nella stessa partita da centrocampista capace di rubare palloni a uomo dalla rifinitura precisa e, soprattutto frequente. Rifornimenti che avrebbero anche potuto essere sfruttati meglio da Raphinha e soci, tempi perfetti che hanno dato certezza a un’idea: era lui tra i verde-oro il più veloce nel trasmettere palloni in grado di diventare pericolosi. Fino alla summa del gol contro la Corea del Sud, il quarto sigillo dei brasiliani che ha fatto urlare di gioia Lele Adani in telecronaca con un impeto pari a quello dei predicatori in estasi, giustificato da un’azione che attraversa tutto il campo per 90 metri, gli avversari non toccano mai la palla, Neymar imbecca Vinicius che inventa un tocco da urlo per la conclusione al volo del centrocampista del West Ham.
Ovviamente, per quella legge segreta del calcio (o molto conosciuta? Non si capisce mai…) la bellezza ha qualcosa di eccessivo che si finisce per pagare e difficilmente si ripete. Così, nel fatale confronto che ha visto uscire il Brasile per mano della Croazia, si è visto Lucas fermato da Livakovic quando ha tentato di superarlo con un pallonetto ben disegnato. E scena simile, ma con un’occasione che era un rigore in movimento, si è avuta nella parte finale di gara che avrebbe potuto evitare i supplementari e i fatali calci di rigore. Tempo nel quale, peraltro, Paquetá è andato a fare da sponda perfetta per il triangolo che ha portato Neymar all’illusorio gol del passaggio del turno, strozzato dall’evoluzione del match.
Ieri il suo West Ham ha vinto 3-1 sul campo del Brighton di De Zerbi. Per il centrocampista brasiliano si annuncia una bella stagione, oltre che un felice compleanno.