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Buon compleanno a… Sandro Tonali

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Sandro Tonali

Oggi Sandro Tonali compie 23 anni. É un giorno che si colloca esattamente a metà tra Milan-Lazio di campionato e il derby di Champions con l’Inter

Oggi Sandro Tonali compie 23 anni. É un giorno che si colloca esattamente a metà tra Milan-Lazio di campionato e il derby di Champions con l’Inter. In pratica, tra una dimostrazione di calcio ben giocato per la quale il Diavolo si merita di stare nella massima ribalta europea anche il prossimo anno e la prima delle due gare che deciderà se già in questa edizione i rossoneri saranno in grado di riconnettersi al loro passato più glorioso. Che, come ogni tifoso milanista ben sa, significa attribuire una sorta di qualità eterna per diritto e dovere a chi compie certe imprese. Traducendo, collocare Tonali (e tutti gli altri) in quella stirpe di campioni che la coppa dalla grandi orecchie e che quando li guardi tutti insieme capisci che hai davanti i rappresentanti di una generazione.

Non è il primo compleanno adrenalinico per Sandro, bensì il secondo consecutivo da vivere in prima pagina.

Nella sera dell’8 maggio di un anno fa il Milan andava a vincere 3-1 a Verona. Impresa tutt’altro che semplice, visto che la formazione di Pioli finisce per trovarsi sotto di una rete. Fino a quando spunta lui, il centrocampista che si è tagliato lo stipendio dopo un anno in rossonero non all’altezza e che, invece, risulta essere uno dei trascinatori per la conquista del diciannovesimo scudetto. Nel giorno dei suoi 22 anni nei minuti di recupero del primo tempo mette in porta un gentile regalo di Leao. Intervallo e piace pensare che i due nello spogliatoio si rivivano la scena e si dicano perché no, perché non provare a rifarla. Cosa che avviene dopo appena 5 minuti della ripresa ed è il là a una vittoria che significa mantenere il primato sull’Inter a 2 giornate dalla fine. Come sia andata a finire lo si sa.

Come andrà a finire adesso in Champions sarà un bel vedere e non è neanche detto che dopodomani succeda realmente qualcosa, un pari e verrò tutto rinviato alla settimana dopo.
Che cosa piace di Tonali in particolare? Quali sono le caratteristiche che lo rendono uno dei giocatori più interessanti del panorama europeo. Proviamo a dare tre risposte, consci che i grandi campioni sono poi quelli che nel corso del tempo si reinventano e riescono a sorprenderti.

1) La leadership. Il passato nel Brescia e l’avere i piedi buoni, oltre a una certa riservatezza nell’esporsi, hanno fatto parlare di lui come del nuovo Pirlo. Succede quando già da giovanissimi si mostra talento e personalità, com’era capitato ad Andrea. In realtà, e non paia così strano, l’idolo di Sandro è un altro milanista, Rino Gattuso, ma sarebbe un azzardo ritenere che lui sia la somma o l’impasto dei due. Però, a proposito di illustri milanisti che di calcio ne sanno, Massimo Ambrosini ha fatto una descrizione illuminante raccontando cosa gli sia piaciuto in occasione del gol di Giroud allo Spezia propiziato da una sua giocata: «L’assist nasce dalla voglia di liberarsi dell’avversario e provarci sempre. È come se si fosse ribellato alla beffa del grande gol annullato e questo lo fa chi ha leadership, chi vuole incidere».

2) L’autocritica. Tonali sembra un perfezionista, uno che non si accontenta mai e che – contemporaneamente – coltiva fortemente il senso della concretezza. Quando in questo campionato il Milan batte la Sampdoria senza essere brillante, si presenta ai microfoni e sembra un allenatore nelle sue dichiarazioni: «Nel secondo tempo è stata la frazione con meno passaggi precisi in due anni. Ma se riusciamo a vincere così possiamo fare tanta strada. Oggi ci siamo dati una mano tutti, anche con i subentrati. Non abbiamo giocato bene ma abbiamo vinto ed è quello che conta. Noi siamo difficili da battere, non ci sentiamo i più forti ma forti».

3) La sincerità. Sandro è un milanista vero. E se oggi in Italia fai parte di un grande club, sai anche che se tu diventerai un giorno più grande della squadra in cui giochi (cosa possibile per chiunque), le cose potranno cambiare: «Voglio restare qui il più a lungo possibile, potrei dire anche tutta la vita ma per fare promesse così è troppo presto. Impossibile fare previsioni a lungo termine»