Eriksson: "Inghilterra unica, non ho capito Capello. Il Chelsea..." - Calcio News 24
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2012

Eriksson: “Inghilterra unica, non ho capito Capello. Il Chelsea…”

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L’ex allenatore di Fiorentina, Sampdoria e Lazio, Sven-Goran Eriksson, il quale ha ricoperto anche il ruolo di C.t. dell’Inghilterra nel corso della sua carriera, ha parlato ai microfoni di “The Daily Telegraph” dei candidati a ricoprire il ruolo d guida tecnica della nazionale dei ‘tre leoni’ durante gli Europei in Polonia ed Ucraina.

Eriksson ha esordito spiegando di essere ancora incredulo dopo le dimissioni di Fabio Capello: “Si è qualificato alla grande per gli Europei, non capisco la sua decisione di non voler continuare fino in fondo. Non perdi i campionati Europei per via della rimozione della fascia di capitano a Terry, hanno elementi come Rio Ferdinand, Frank Lampard o Steven Gerrard che possono ricoprire quel ruolo. Non vedo un problema così grande. Se l’FA avesse imposto di non poter convocare Terry, allora la faccenda sarebbe diversa. Se mi chiedessero di tornare? Dovrebbero (ride, ndr). Scherzi a parte conosco bene tutti i giocatori e ci sono dei giovani emergenti molto interessanti. Non escluderei un ritorno di Scholes. Rooney è incredibile, ha tutto ed è fortissimo già  a 26 anni. So comunque che non sarò C.t., sarebbe per l’FA e per la stampa un passo indietro. Redknapp? Non sarebbe una soluzione ideale, da fine stagione avrebbe poco tempo per preparare il tutto. Non è pronto, ancora ha da finire il suo lavoro al Tottenham, ma è impossibile dire di no ad una chiamata dell’Inghilterra, è un’occasione unica che non si ripete. Non è un discorso di paga. Vi ricordate Sacchi? Era allenatore dell’Atlètico Madrid a fine carriera e poi è andato al Real Madrid come dirigente. Lo ho incontrato a Madrid una volta e mi ha detto: ‘Sven, c’è solo un ruolo da allenatore che mi farebbe tornare la voglia di scendere in panchina, il C.t. dell’Inghilterra, accetterei al volo’. L’Inghilterra è la terra madre del gioco del calcio, con 60 milioni di persone che di sostengono con passione ed è fantastico. L’Italia non è la stessa cosa, se la nazionale gioca male ci sono critiche e fischi. L’unica simile all’Inghilterra forse è il Brasile”.

Si parla poi di Eriksson come possibile guida del Chelsea fino a giugno: “Sono sempre in cerca di lavoro (scherza, ndr), ora sono disoccupato! Scherzi a parte, è sempre triste veder andare via un allenatore in questa maniera, ma capisco le ragioni del presidente. Non vedere il Chelsea in Champions League il prossimo anno sarebbe un danno per il calcio inglese e per il prestigio del club. Comunque, la panchina del Chelsea è una responsabilità  importante, ci sono investimenti di grande spessore in ballo e credo che Abramovich investirà  ancora. Sarei orgoglioso della possibilità , ma so che non succederà . Abramovich è una brava persona, molso riservata, lo ho incontrato 10-15 volte occasionalmente. Ha una grande passione per il gioco del calcio. La scelta di virare su Villas Boas è stata dettata, secondo me, dal fatto che in lui Abramovich ha rivisto un po’ di Josè Mourinho”.