Felipe Melo: "Juve, nessun rancore. Stasera cuore diviso" - Calcio News 24
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2012

Felipe Melo: “Juve, nessun rancore. Stasera cuore diviso”

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Doppio ex della sfida tra Fiorentina e Juventus, Felipe Melo, ora centrocampita del Galatasaray, ha rilasciato alcune dichiarazioni a “La Gazzetta dello Sport” per parlare della gara che questa sera si giocherà  all’Artemio Franchi di Firenze, dove quella contro i bianconeri viene vista come la sfida dell’anno. Felipe Melo ha voluto parlare del ruo rapporto con i due club, affermando di non serbare rancore contro nessuno. Queste le sue parole: “Ci tengo a sottolinearlo, perchè nei mesi scorsi mi hanno attribuito parole non mie contro la Juve. Ho abbastanza personalità  per prendermi la responsabilità  di ciò che dico, non sono uno che lancia il sasso e poi nasconde la mano. Per chi tiferò? Cuore diviso, giuro. Il pari serve però poco ad entrambe. La Fiorentina naviga in brutte acque, la Juve ha invece bisogno dei 3 punti per non lasciarsi scappare il Milan. Mettiamola così: stasera accetto tutto, ma a fine stagione vorrei vedere la Fiorentina tranquilla e la Juve campione d’Italia. Difficile pensare a mio affetto per i colori bianconeri? E invece non porto rancore. L’esperienza di Torino mi ha reso più uomo, più professionista, a prescindere dai risultati. A mente fredda devo solo ringraziare per l’occasione che mi è stata concessa, per la visibilità  che ne è conseguita. E comunque non mi va di guardare indietro. Oggi la Juve è felice per come vanno le cose e io stesso sono entusiasta dell’avventura in Turchia. Escludo un ritorno a Torino? Sì, ma non per chissà  quali motivi. Loro hanno iniziato un progetto vincente del quale non ne faccio parte, non posso più farne parte. E per quanto mi riguarda a Istanbul ho trovato una piccola Rio de Janeiro. La mia famiglia sta bene e il campionato turco non è inferiore a quello italiano. Insomma, tutti abbiamo trovato ciò che cercavamo. Il mio addio? Inizialmente non volevo andarmene. Mi accorsi subito che il club aveva intrapreso la strada giusta, e dopo due anni brutti avevo una gran voglia di riscatto, non mi andava di lasciare all’inizio di un ciclo promettente. Vidi oltretutto al lavoro Conte e ne fui subito conquistato. Lui stesso mi motivava moltissimo in allenamento. Gli acquisti fatti erano poi di valore, Pirlo e Lichtsteiner garantivano il salto di qualità … Mi fu chiaro quasi subito che il club aveva altri progetti, e oltretutto ero uno dei pochi con un certo mercato. Successe tutto molto in fretta, proprio nel ritiro di Bardonecchia: alla mattina ero un giocatore della Juve, poco prima di cena ero con le valigie in mano. Mi voleva il Psg, scelsi alla fine il Galatasaray, forse con un pizzico di incoscienza. Rimpianti? No, sono davvero felice per i miei ex compagni. E nemmeno rimpiango di avere scelto la Juve nel 2009, quando di fatto avevo in mano un precontratto con l’Inter che poi vinse tutto. Ripeto, i due anni a Torino sono stati fondamentali per me, come atleta e come uomo. Un’esperienza che metto a frutto qui in Turchia, dove sono rinato, gioco bene e posso continuare a inseguire uno dei miei sogni principali: tornare nella Seleà§ao e puntare al Mondiale nel mio Brasile. Juventus da scudetto? Di sicuro ha un tecnico da scudetto. Conte è davvero bravo. Per il resto già  oggi la differenza fra Milan e Juve è solo Ibra. Sia chiaro, rispetto molto le punte bianconere, ma lo svedese è di un altro pianeta e se giocasse a Torino lo scudetto sarebbe già  bianconero, non ho dubbi. Ibra è da Pallone d’Oro, ha solo la sfortuna di essere un contemporaneo di Messi, un vero marziano”.