Fiorentina: il ruolo di Jovetic fra Delio Rossi e la nazionale montenegrina

Aggrappati a Jovetic. La Fiorentina e i tifosi viola si affidano a lui, il suo giocatore ormai più rappresentativo, per battere il Cesena domenica pomeriggio. Jo-Jo è tornato col morale a mille dall’impegno con la propria Nazionale, in cui ha segnato una doppietta e ha regalato spettacolo. Il Montenegro ha vinto 2-1 contro l’Islanda e Jovetic ha segnato entrambi i gol: il primo con un colpo di testa da centro area dopo un cross dalla sinistra del terzino BoÃ?¾oviÃ?Â?; il secondo con uno strepitoso tiro all’incrocio dai 20 metri dopo un controllo sulla trequarti e una magia per liberarsi di un avversario. Una doppietta che ha ridato entusiasmo al ragazzo dopo tre partite all’asciutto con la Fiorentina. “Sono felicissimo per i due gol ma soprattutto per la vittoria – ha detto Jo-Jo -. E sono molto contento della mia stagione, perchè ho già  segnato 15 gol”. Numeri da bomber per un giocatore che a Firenze, soprattutto nelle ultime gare, ha fatto un po’ fatica a trovare il suo ruolo ideale.
Ma in che posizione ha giocato Jovetic mercoledì sera? L’allenatore montenegrino Brnovic, come prevedibile, ha optato per una gara ricca di esperimenti. Nel primo tempo, chiuso 0-0, il Montenegro ha giocato con un classico 4-4-2, con Jovetic e Damjanovic in attacco. Nella ripresa, invece, con l’ingresso di Vucinic e Beciraj e la contemporanea presenza di Jovetic e Damjanovic il Montenegro ha giocato con uno spregiudicato 4-2-4, e lo spettacolo non è mancato. Ma proprio i modi in cui sono arrivati i gol di Jovetic – il primo di testa in piena area, il secondo dalla trequarti con progressione e cannonata dal limite – spiegano forse al meglio il ruolo ideale di Jovetic: fantasista o attaccante non importa, Jovetic è un campione e come tale non deve avere compiti. Dategli palla e lui inventerà  qualcosa.
Ma Delio Rossi, a Firenze, sta lavorando proprio su questo: far diventare Jovetic un giocatore completo. “Probabilmente, ancora non lo sa neanche lui qual è il suo ruolo” ripete spesso il tecnico viola, che da quando è arrivato Amauri ha chiesto a Jo-Jo di svariare, aiutare il centrocampo e partire da lontano. D’altra parte se nel 4-3-3 di Mihajlovic era troppo defilato, e da prima punta fa fatica a ricevere palloni, il modulo a due punte sembra quello più indicato per lui.
Tutta l’Europa – ancor di più dopo la doppietta di mercoledì – conosce ormai il valore di Jovetic: adesso starà  alla Fiorentina costruire una squadra che non gli vada stretta.

Iacopo Barlotti – Nuovo Corriere di Firenze