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Higuain si racconta: «Anno sabbatico al termine del contratto. Addio alla Nazionale»

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Gonzalo Higuain si è raccontato tra il passato al Real Madrid e il futuro al termine del contratto in America

Gonzalo Higuain, attaccante dell’Inter, in una intervista a ESPN F360 si è raccontato tra il passato al Real Madrid e il suo futuro al termine del contratto con il club americano.

REAL MADRID E FUTURO – «Non mi sarei mai aspettato di fare carriera al Real,  ero convinto che sarei rimasto a giocare ancora per un paio di anni al River Plate prima di andare in Europa. E poi a Madrid ero convinto che sarei finito in prestito o al Castilla ma ricordo che mio padre mi disse di non aver paura. Ho giocato con Benzema, fra di noi c’è stata sempre competizione leale. Quando è arrivato Cristiano Ronaldo ha segnato 25 gol, io uno in più. Incredibile. Per quanto riguarda il futuro non ho ancora deciso cosa fare dopo la fine del contratto. Non escludo di prendermi un anno sabbatico». 

ADDIO NAZIONALE – «Chiaramente si prova una sensazione diversa osservando la squadra da fuori. Sono molto contento della vittoria in Coppa soprattutto per Leo. L’ho chiamato subito dopo la sfida con il Brasile. Però sono e resterò una persona che prende una decisione la prende. Forse perderò l’opportunità di essere campione con l’Argentina, ma non vedo alcuna possibilità di andare in Qatar. Ho passato anni difficili, sono molto provato fisicamente e mi sento totalmente disconnesso dalla nazionale. Ho deciso di non giocare più per l’albiceleste. Oggi la mia priorità è che la mia famiglia non soffra la mia mancanza. Non sono un robot, ho sofferto a non vincere con la nazionale, ma ho anche ottenuto molto più di quanto sognassi». 

GIOCARE COL FRATELLO – «Condividere il campo con mio fratello è la cosa migliore. Il calcio ci ha divisi e ci ha riavvicinati. Vivere nella stessa città con mio fratello e mio nipote è bello. I miei nipoti non mi vedono come uno zio, ma come un giocatore. Il giorno prima che mia madre morisse lui mi ha fatto l’assist e io ho segnato il gol, sembrava scritto, e lei lo vedeva . Lo vedeva ed era il suo sogno finale».