Il Chelsea affonda, ma è scatenato sul mercato
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Il Chelsea affonda, ma è scatenato sul mercato

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Graham Potter

29 maggio 2021: il Chelsea ribalta i pronostici che la danno sfavorita e batte il Manchester City in finale di Champions League. Kai Havertz segna, radiocomandato in panchina da Thomas Tuchel. Facendo fast forward, come dicono quelli bravi, si arriva al 12 gennaio 2023. Il Chelsea frana nel west-end derby contro il Fulham a Craven Cottage: il nuovo acquisto Joao Felix debutta con una espulsione. La squadra è sempre la stessa, è sempre quella che Nick Hornby nel suo capolavoro Febbre a 90’ definisce ‘la squadra alla moda di Londra’. Cosa è cambiato allora in appena due anni, che ha permesso ai Blues di passare dall’essere campione d’Europa alla decima posizione in Premier League?

SOCIETÀ – Ovviamente è cambiato la proprietà. Il 30 maggio 2022 Roman Abramhovic a causa del conflitto in Ucraina, dopo 19 anni di regno vende il club per 4.25 miliardi di sterline. Al suo posto entra Todd Boehly il sesto più ricco al mondo tra i nuovi ricchi, secondo Forbes (399 al mondo overall per Bloomerang) e i miliardi dell’oligarchia russa vengono sostituiti dai miliardi dello zio Sam. I soldi continuano a fluire dalla casse del club nel mercato, eppure qualcosa non funziona. In quella che si può spiegare come delirio di onnipotenza o americansplaining, Boehly prende anche la carica di direttore sportivo ad interim, abbandonata solo in questi giorni. Nella sua breve parentesi da ds ha speso 355 milioni, più di chiunque nelle due ultime finestre di mercato.

TUCHEL – Che il 2022 di Tuchel abbia come immagine di copertina quella volta che voleva picchiare Conte (volontà che, per esperienza diretta, so che condivide con molti italiani) è immeritato per le sue qualità di tecnico. Il rapporto con la nuova proprietà è fin da subito precario: la società si muove in ritardo rispetto alla concorrenza sul mercato, aumentando ancora di più la frustrazione del tecnico tedesco.

Il gruppo cambia e si stravolge, e Tuchel è chiamato a doversi occupare sia dell’aspetto tattico che essere coinvolto nel calciomercato in una stagione iniziata il 5 agosto. La Bild inoltre rivela il fastidio provato da Tuchel per spiegare a Boehly perchè non voleva Cristiano Ronaldo (pare anche che al primo colloquio tra i due, l’americano gli abbia manifestato la volontà di giocare con il 4-4-3 e no, non è un refuso, 4-4-3). Il rapporto si logora e il tecnico, dopo la sconfitta con la Dinamo Zagabria, viene esonerato. A sostituirlo viene chiamato (pagando 16 milioni di sterline) Graham Potter.

POTTER – Graham Potter al Brighton aveva ottenuto grandi risultati con giocatori sconosciuti, poco amati o considerati bolliti. Per quanto il club si fosse mosso bene sul mercato, non sembrava una squadra pronta a lanciarcisi al minimo segnale di difficoltà: «Capisco che dal punto di vista dei tifosi a volte un nome che tutti conoscono sembra l’idea migliore – aveva commentato – mentre quelli che abbiamo sono sconosciuti. Ma anche Cucurella, White, Burn e Bissouma erano sconosciuti o poco amati». Formatosi partendo dal calcio universitario (mentre si laureava in scienze sociali), deviando sul femminile e partendo dalla quarta categoria svedese (e portando l’Ostersunds fino in Europe League), questa è la sua quarta stagione in Premier.

A livello tattico ha dimostrato di essere un allenatore che sa fare di necessità virtù, che si adatta ai giocatori, cambiando stile e modulo in base all’evenienza, sbagliando e provando. Come manager lavora molto sulla persona. Sono famose le attività extra calcistiche che in Svezia ha usato per motivare la squadra (dal teatro ai libri scritti in collettivo con il gruppo). Un allenatore di valore che si può solo sperare non venga mangiato vivo dal Chelsea. Boehly lo ha comprato come un miliardario compra un opera d’arte di moda, pur senza capirla. Un rigeneratore di calciatori, uno che si adatta serve dove si spendono 355 milioni?

MERCATO E SQUADRA – 355 milioni e guardando la classifica si può dire spesi non nella migliore maniera possibile. Il Chelsea inizia il mercato in ritardo rispetto alla concorrenza (Haaland al City si chiude a giugno), ma le incomprensioni tra la proprietà e Tuchel rendono tutto più difficile. Il primo acquisto è Sterling, poi servirebbe un difensore per rinforzare un reparto ridotto all’osso, ma arriva Cucurella in chiave anti Manchester City. Il difensore, anzi i difensori arrivano e sono Koulibaly dal Napoli e in seguito Fofana dal Leicester (per 80 milioni).

I due non hanno il tempo per ambientarsi ed assimilare il gioco del tecnico tedesco e finiscono travolti dal disastro, tra i fischi del pubblico. Serve un centrocampista che rimpiazzi l’infortunato Kante, ma Boehly e Tuchel litigano su Ronaldo e si aggiustano l’ultima ora di mercato con Zakaria.

Nel mercato di gennaio la grande hit è quella di Enzo Fernandez, fresco campione del mondo: pronti 120 milioni sul tavolo. Alla fine l’assalto fallisce, si dirotta su un’altro centrocampista? Forse (il mercato è ancora lungo), ma intanto Badhiashile e Joao Felix, un difensore e una punta. Che Todd, nel suo scoprire come mettere in campo il 4-4-3 abbia pensato che la media, comprando un difensore ed un’attaccante fosse un centrocampista?