Infantino: «Interista da sempre. Amo Mourinho...» - Calcio News 24
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Infantino: «Interista da sempre. Amo Mourinho…»

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gianni infantino

In un’intervista, l’italo-svizzero neo-presidente della FIFA, Gianni Infantino, ha raccontato della sua fede interista e di alcuni aneddoti legati alla sua infanzia da tifoso nerazzurro

Eletto lo scorso febbraio, Gianni Infantino, è da qualche mese il nuovo presidente della FIFA, l’uomo chiamato a cancellare con la sua competenza i 18 anni di presidenza targati Blatter, pregni di scandali e controversie. L’avvocato italo-svizzero ha concesso un’intervista ai microfoni di Sky, durante la quale sono emerse alcune curiosità come ad esempio la sua fede calcistica interista: «Se sono sempre interista? Sapevo che non avrei dovuto rispondere a queste domande (ride). L’Inter è uno di quei virus che ti prendi da bambino. Mio padre era interista e ha partecipato da tifoso alle finali di Coppa dei Campioni degli anni ‘60, seguendole dal vivo. Così, la prima partita che mi ha portato a vedere è stata una partita dell’Inter, a San Siro. E basta, quando entri in quello stadio non capisci più niente!».
PASSATO E PRESENTE – Come molti altri tifosi, Infantino ha subito il fascino di un’Inter all’epoca gloriosa, ben lontana da quella attuale. «Adesso è un periodo di transizione, ma gli interisti sono abituati ai periodi di transizione e alla sofferenza. Anzi, la sofferenza è una scuola di vita e, quando si soffre, poi si apprezzano molto di più le gioie e le vittorie. Quando si è tifosi si fa il tifo e basta, non si pensa ad altro». Proprio ieri i nerazzurri hanno ufficializzato il nuovo tecnico: «Pioli? In bocca al lupo a lui e a tutti gli allenatori. Adesso sono presidente, devo essere neutrale, svizzero (ride). Da tifoso sono ancora legato a Mourinho, un grandissimo. Mou è un personaggio che ha dato e sta dando moltissimo al calcio, con le sue idee, i suoi modi… Ovviamente, o lo si ama o lo si detesta, e io faccio sicuramente parte della prima categoria. Tuttavia credo vi sia bisogno di personaggi così, di innovatori che dicono quello che pensano, che non sono sempre diplomatici. Abbiamo bisogno di queste persone nel calcio, dunque Mourinho è sicuramente fra i grandi, fra le leggende del calcio».