Inter-Bologna: nerazzurri ingannevoli, è come l'anno scorso?
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Inter-Bologna: nerazzurri ingannevoli, è come l’anno scorso?

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Simone Inzaghi

Inter-Bologna, nerazzurri di Simone Inzaghi ingannevoli, sarà come l’anno scorso per loro? Il focus

Nelle ultime 3 giornate l’Inter ha vissuto situazioni di punteggio molto diverse: la sconfitta in casa con il Sassuolo; il netto 4-0 a proprio favore a Salerno: l’odierno pareggio a San Siro con il Bologna. Un andamento così alterno potrebbe far pensare a saliscendi continui senza somiglianze. E, invece, ci sono delle costanti sulle quali Simone Inzaghi è chiamato a riflettere durante la pausa delle nazionali. Anche perché i nerazzurri vengono accreditati di un potenziale elevato rispetto alla concorrenza, lo si vede in certi frangenti all’interno delle gare, ma a questo punto c’è un che di inespresso che inizia a pesare. Nulla di drammatico, non è a ottobre che si vincono i campionati. Ma le pagine scritte prima di questi impegni, nelle quali si pensava a 9 punti più che probabili, confermano quanto le previsioni sulla carta siano materia stracciabile quando meno te lo aspetti.
Le ricorrenze del periodo sono almeno tre.

1) I primi tempi ingannevoli. L’Inter è andata al riposo contro Dionisi e Thiago Motta con 6 punti virtuali e al novantesimo ne ha guadagnato solo 1. Al contrario, all’Arechi il risultato era inchiodato sullo 0-0 e nella ripresa ha calato il poker. Questa ambivalenza corrisponde perfettamente a quanto si vede all’interno dei 90 minuti. Momenti di folgorante accensione, come l’uno-due odierno che sembrava il ko definitivo al Bologna. Fasi di sonnolenza e mancanza di lucidità, che hanno portato al 2-2 di Zirkzee e a un assalto finale che ha generato poco, dopo che per lunghi momenti del secondo tempo Skorupski non è stato impegnato.

2) Pensaci tu, Lautaro. Quaterna nella scorsa giornata partendo dalla panchina; gol oggi di straordinaria fattura. Però che non tutto funzioni lo si vede anche da un certo nervosismo del capitano. Che forse sta vivendo con l’idea di dover – e non di poter – essere l’uomo decisivo sempre o quasi. Traducendo: il saldo è negativo tra l’abbagliante bellezza di certe giocate e il raccolto.

3) Come l’anno scorso. Potrebbe iniziare a serpeggiare quest’impressione. Che l’Inter caschi negli errori dell’anno scorso, andando a perdere con squadre non di alta classifica quanto seminato con le big, dove si esalta arrivando anche a rifilare 5 gol al Milan. Se fosse così, si tornerebbe a ragionare su Inzaghi. Che oggi ha riproposto esattamente l’undici di Inter-Benfica e questa è una scelta che farà discutere, anche se tutti i troppi gol falliti in Champions sembravano essere ritrovati nel primo perfetto quarto d’ora.