Inter, Stramaccioni: "Tante motivazioni per il derby" - Calcio News 24
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2012

Inter, Stramaccioni: “Tante motivazioni per il derby”

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Andrea Stramaccioni è stato il protagonista di una lunga intervista, rilasciata per la Gazzetta dello Sport. Il tecnico dell’Inter ha fatto capire che la sua squadra non si dà per vinta, nella corsa verso il terzo posto: “Numericamente le cose sono cambiate molto, ma noi abbiamo un milione e cinquecentomila motivi per battere il Milan e la Lazio, e poi vedremo cosa avranno fatto Napoli e Udinese. Che sia Champions o Europa League, una squadra come l’Inter deve stare in Europa. E faremo di tutto per esserci. Si ribadisce che non può essere una gara a ridimensionare le altre sei della mia gestione. Quei 3’ assurdi non si cancellano, ma la rabbia è anche per gli errori fatti dopo, in attacco: se avessimo segnato il 2-2, non so come sarebbe finita. Il vero trauma era stato il 2-1: per la prima volta ho visto 8-9 giocatori a testa bassa, avrei voluto poter chiamare un time out. Però alla fine ne ho visti 18 molto arrabbiati e sono sicuro che domenica nove a testa bassa non si rivedranno. E’ su queste basi che costruiremo un grande derby. L’errore di Lucio? Intanto segnatevi questa: Lucio sarà il migliore in campo, domenica sera.A Parma non ha fatto il solito errore da cavallo che parte lancia in resta: è stato più un errore tecnico, ha sottovalutato la pericolosità di Giovinco in fase di pressing. Cosa ha detto, dopo? Ha solo alzato la mano e chiesto scusa, a tutti. L’avversario? Credo che il Milan abbia accusato un minimo contraccolpo dopo l’eliminazione dalla Champions, ma sono stati bravissimi a non mollare, il rischio c’era dopo Fiorentina e Bologna, e ora hanno il vento in poppa. Il mio futuro? Moratti è libero di scegliere come meglio crede e io credo che lui abbia già deciso cosa fare: è bravo a depistare, ma ho la sensazione che abbia già le idee chiare. Alla Primavera non torno: avrei potuto pensare ad un secondo anno se non fosse successo tutto quello che è successo, ma per un fatto di mio percorso personale, no, non sarebbe giusto tornare indietro.”