Lazio, condannato il padre di Cana - Calcio News 24
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2011

Lazio, condannato il padre di Cana

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Sono giorni difficili perÃ? Lorik Cana. Il centrocampista della nazionale albanese, al di là  delle numerose panchine con la maglia della Lazio, dovrà  aiutare anche ilÃ? padre Agim, che ieri è stato condannato dalla corte di appello di Aix en ProvenceÃ? a nove mesi di reclusione con la condizionale e al pagamento di una multa di 80mila euro. La questione risale al 2005 quando Lorik Cana passa dalÃ? PSG all’Olympique Marsiglia. Il suo ex agenteChristophe Mongai pagò al padre del calciatore albanese una parte della commissione (circa 130mila euro) sul trasferimento del figlio. Cosa ritenuta illegale dai giudici. Ieri la corte di appello ha in parte confermato la sentenza di primo grado del 2009, che prevedeva il pagamento di una multa di 100mila euro e un anno di reclusione con la condizionale per Agim Cana e il pagamento di una multa di 50mila euro e nove mesi di reclusione con la condizionale per Christophe Mongai. Le pene sono state ridotte sensibilmente: 80mila euro di multa e nove mesi di reclusione con la condizionale per Agim, 40mila euro di multa e sei mesi di reclusione per Mongai. In realtà  ne Agim Cana ne Christophe Mongai andranno in prigione, ma un altro episodio del genere non gli eviterà  la reclusione. Sui due pendono gravi accuse: minacce di morte (all’ex ds del PSG Jean-Michel Moutier, ndr), falsificazione, contraffazione, complicità  in abuso dei beni aziendali ed esercizio abusivo della professione di agente per Agim Cana, mentre Christophe Mongai è accusato di complicità  nella pratica illegale di agente e di abuso dei beni aziendali.
La notizia ha avuto molto risalto tra i media francesi che ritengono giusta la decisione della Corte di non assolvere i due imputati. Chi invece la pensa diversamente è lo stesso Agim Cana, contattato dal portale “?Panorama Sport’:Ã? “La corte francese ha dimostrato ancora una volta il razzismo verso gli stranieri, non solo non ho avuto giustizia, ma hanno anche gettato fango sull’immagine della mia famiglia” , riporta Lalaziosiamonoi.it