Mihajlovic: «Mi aspetto di più dal Bologna. Futuro? Non compro casa qui»
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Mihajlovic: «Mi aspetto di più dal Bologna. Futuro? Non compro casa qui»

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Sinisa Mihajlovic ha commentato il successo conquistato contro la Sampdoria: le parole dell’allenatore del Bologna

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Bologna, ha commentato la vittoria sulla Sampdoria ai microfoni di Sky Sport.

PRESTAZIONE – «Non ho trovato la squadra cattiva. Abbiamo vinto così, fatto due gol. Ma mi aspetto molto di più. Impegno c’è stato, atteggiamento giusto. Ma abbiamo sbagliato troppi palloni. Nessuno ha mai passato quattro mesi senza giocare. Noi giochiamo molto sull’intensità, qualche volta ci viene qualche volta no. Penso che più passa il tempo giocheremo meglio. Abbiamo vinto meritatamente, importante dopo la sconfitta contro la Juventus. Ma bisogna e dobbiamo fare molto meglio. Sono i quattro mesi di pausa che ci hanno penalizzato. Per trovare le giuste linee di passaggio, dove fatichiamo, avremmo bisogno di altre partite. Barrow? ha quello che gli ha dato Dio, non ci mette nulla di suo. Non ci mette rabbia e fame. Se riesco a migliorarlo così, diventa un giocatore che fa la differenza in qualsiasi squadra. Dipende da me, ma soprattutto da lui. Io posso aiutarlo, ma deve aiutarsi da solo. È entrato bene, ha fatto gol e assist. Ma io voglio vederlo cattivo. Lo vedo spesso moscio. Se non cambia questo è dura che giochi».

FUTURO – «Casa a Bologna non la compro, la compro a Roma. Scherzo ovviamente… Quest’anno tra la mia malattia e il virus non abbiamo potuto lavorare bene. Abbiamo deciso di rinnovare e sono contento perché è un contratto lungo. Poi si sa che i contratti valgono quello che valgono, sbagli tre partite e sei in discussione. Qui mi trovo bene con tutti, con l’ambiente, la società e la città».

RINNOVI – «Da Costa, Danilo e Palacio hanno rinnovato tutti e tre. Non ti nascondo che se avevo qualcosa in panchina Orsolini l’avrei cambiato. Ero arrabbiato con lui. Non potevo mettere i ragazzini. Alla fine sono stato fortunato. Ma se avessi avuto un cambio adeguato l’avrei cambiato all’intervallo. Non sono felice di quello che sta facendo. L’impegno è il minimo e scontato, ma da uno come lui mi aspetto le giocate che fanno la differenza. Lui lo ha nel DNA come giocatore, quando non lo fa mi arrabbio. Sbaglia scelte, passaggi, non rischia. È uno che se cresce bene è meraviglioso. Come può essere Cangiano e Barrow. Abbiamo una squadra giovane e brava adesso vediamo nelle ultime dieci. Li farò giocare tutti e faremo le nostre scelte su chi rimane e chi va a farsi le ossa. Sono tutti bravi e vogliono imparare, mi sento fortunato».