Palladino e la sua arte: «Ora vedo Mertens musicista, Sarri è Picasso» - Calcio News 24
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Palladino e la sua arte: «Ora vedo Mertens musicista, Sarri è Picasso»

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L’artista Domenico Paladino si racconta, parlando di un Napoli che racchiude in sé diversi pittori e opere d’arte in una geometria perfetta

Paladino non è una persona qualunque. Anche noto con il soprannome Mimmo, egli rappresenta l’arte pura. Artista, pittore, scultore e incisore italiano riesce ad esprimere semplici concetti con delle vere e proprie opere artistiche. È tra i principali esponenti della Transavanguardia, che individua un ritorno alla pittura. Le sue opere si possono ammirare in molti musei internazionali tra cui il Metropolitan Museum of Art di New York.

La sua conoscenza però, non si limita solamente ai temi della sua professione, ma con lui, è più che piacevole parlare anche di calcio. Soprattutto del Napoli. Facile per Domenico Palladino scovare similitudini che facciano contemporaneamente riferimento alla squadra di Sarri e ad una bellissima opera d’arte.

Infatti è lui stesso ad affermare che: «La squadra di mister Sarri mi fa pensare, pittoricamente a Piet Mondrian più Jackson Pollock con una perplessità. Questo perchè Napoli ha bisogno di un risolutore. È sempre gradita l’organizzazione Sarriana ma, alla fine, si torna sempre all’eroe solitario. Io sono profondamente legato a tutto ciò che è “Maradona” e negli ultimi anni ci sono stati diversi, come lo stesso Sarri».

E ancora: «Marek Hamsik per me è Goya, soprattutto quando segna e urla. Reina, invece, è un Luca Giordano quando apre le braccia. Insigne è Armando De Stefano e Callejon è un Fujente. Il Beethoven della squadra è Koulibaly. Mertens, attualmente, è più un musicista che un pittore e ho notato che dopo il suo gol alla Lazio, ha fatto Maradona senza conoscerlo. Proprio come mi è capitato di vedere in una foto scattata da Ferdinando Sciacca ad un uomo che si stava spogliando durante una processione, il quale, con la stessa movenza, ha riprodotto il gesto presente in un quadro di Piero della Francesca».