Quello che l'agente non dice: Renzo Contratto - Calcio News 24
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2015

Quello che l’agente non dice: Renzo Contratto

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La nostra rubrica settimanale per conoscere meglio gli agenti italiani

Da giocatore era un difensore roccioso con più di duecento presenze con la maglia della Fiorentina. Duro lo è rimasto, specie nei rapporti con la stampa e con i colleghi. Parliamo di Renzo Contratto, il nuovo protagonista della nostra rubrica sugli agenti Fifa. Nel 2013 ebbe un diverbio molto acceso con un cameraman reo di essere stato troppo invadente nelle riprese effettuate presso la clinica di Brescia che doveva ricevere uno dei suoi assistiti, Mattia Destro. Per una decina di ha lavorato fianco a fianco con Claudio Vigorelli ma ci risulta che negli ultimi tempi i rapporti non sono più come una volta, anzi è in atto una vera e propria scissione. Insieme hanno condotto molte operazioni a livello internazionale, specie in Inghilterra dove la loro agenzia era molto considerata e i contatti sempre più concreti e sopratutto fruttuosi. Con la stampa ha spesso avuto modi opinabili e io in prima persona ne ho avuto la controprova, certe volte un pochino di buona edu… pardon, buon senso, non farebbe male. Un merito che gli va riconosciuto è l’abilità nel capire i giovani talenti e saperli seguire nel corso della carriera. Occhi da osservatore, nel 2010 aveva proposto Funes Mori in Italia e molti club si mordono ancora le mani.

TRE STELLE – La sensazione è che negli anni sia stato anche un pò offuscato dalla luce di Vigorelli specie in ambito internazionale. Nelle ultime sessioni di mercato ha operato poco, specie nello scorso gennaio quando saltò l’operazione Obi all’Al Arabi. Nella sua valutazione, i suoi modi bruberi, hanno avuto un ruolo predominante: inutile nasconderlo, non piace come cura i rapporti personali con gli addetti ai lavori. Renzo Contratto sbaglia quando non parla ma, cosa ancora più grave, sbaglia quando parla: in sostanza, a nostro modo di interpretare la mediacità di questo lavoro, sbaglia a prescindere. Sbaglia a non rispondere, sbaglia a rispondere male, sbaglia a rispondere a taluni piuttosto che ad altri (e non parliamo, nel caso specifico, solo di pure ottimi colleghi giornalisti). Il carattere è quello che si ha per patrimonio genetico ed esperienze personali, oltre che professionali, non si può certo cambiare, ma i modi sì, ed è ciò che in sostanza distingue noi uomini motorizzati del 2015, abituati ad usare smartphone e pc, da quelli delle caverne, il cui unico scopo era sopravvivere alla giornata. Con questo non vogliamo certo dire che Contratto abbia modi più affini a quelli degli albori della civiltà, ma che sia ancronisticamente un po’ troppo lontano dai canoni della moderna professione dell’agente, quello sì. In buona sostanza, come già altre volte affermato: nessuno obbliga i procuratori a fare i procuratori, così come nessuno li obbiga a curare rapporti umani per il semplice piacere di farlo, ma che a determinati comportamenti possa corrispondere una determinata reazione ci pare cosa abbastanza ovvia. Tradotto in altri termini: se non brilli per simpatia e buone maniere, non t’aspettare che altri parlino bene di te. Ma forse Contratto non s’aspetta niente, sarà la ragione per cui il numero dei suoi assistiti è in costante diminuzione.

ASSISTITI – In questo caso è difficile affermare con certezze quelle che sono le effettive procure del noto agente Fifa. Ci risultano rapporti saldi sopratutto con Samuele Longo, attaccante veneto classe 92′, attualmente in prestito dall’Inter al Cagliari. Pupillo di Stramaccioni, Longo ha delle grandi qualità ancora inesplose. Fisico da prima punta ma movimenti da seconda, Longo ha bisogno di una certa continuità che gli era mancata nell’ultimo biennio tra Verona e Vallecano. Aspettiamo una sua definitiva crescita, alcune scelte si sono rivelate azzeccate, altre meno ma sappiamo che per un giovane non è mai facile imporisi subito nei primi anni della carriera. Un altro giocatore è Michele Canini che nel mercato di gennaio era stato ad un passo dal ritorno in Italia ma ben per lui che non si è concretizzato il passaggio al Parma. Canini, dopo una lunga carriera con le maglie di Atalanta e Cagliari, adesso milita nel Sol Levante con il Tokyo Fc. Gli ottimi rapporti con l’Inter sono testimoniati dalla gestione, negli anni, di prodotti del settore giovanile come Santon, Destro e Obi. Quest’ultimo ci risulta essere ancora gestito in prima persona da Contratto e, dopo alcune stagioni travagliate per via di problemi fisici, si è tolto la soddisfazione di segnare un gol nel derby.

AREE DI COMPETENZA – Contratto si muove molto e bene in Spagna dove in passato ha concluso ben due operazioni. Non solo in Liga ma anche la Premier League è un campionato esplorato con successo.

I TRASFERIMENTI STORICI – Le operazioni migliori, specie nell’ultimo periodo (siamo giovani e non abbiamo delle informazioni certe per parlare di altro) sono quelle relative a Samuele Longo: nel 2012 all’Espanyol dove fece molto bene, nel gennaio 2014 al Vallecano. Obi all’Inter dal Parma è stata un’altra operazione di rilievo come la scelta di esplorare un campionato in via di espansione come quello giapponese nel caso di Canini. Parte attiva anche nel trasferimento di Destro nel 2012 alla Roma e di Santon al Newcastle un anno prima. Ci rammarichiamo nel aver avuto un contributo sulla deregulation degli agenti da parte di Contratto che non ha voluto o potuto rispondere alle nostre sollecitazioni.

A cura di: Daniele Longo, in collaborazione con Michele Ruotolo