2009
Sampdoria, Pazzini: “L’addio alla Fiorentina fu anche colpa mia”
L’attaccante della Sampdoria Giampaolo Pazzini, autore domenica sera della doppietta che ha steso la Roma, torna a parlare del suo addio alla Fiorentina nel gennaio dell’anno scorso: “Era anche colpa mia, due anni fa non ero quello di adesso”. Poi si spiega meglio: “Sono maturato come persona e giocando ho accumulato l’esperienza: lo capisco dai dettagli, da certi movimenti che mi aiutano a segnare. In fondo si parla ancora di me come di una giovane promessa ma si è promesse a 19 o 20 anni, a 26 si deve essere calciatori fatti e io li compio ad agosto”. A Genova l’ambientamento è stato ottimo ed è diventato uno degli attaccanti italiani più prolifici: “No, sentivo che poteva essere la squadra giusta anche se non speravo che fosse così giusta”, le sue parole durante un’intervista a La Stampa.
Pazzini parla anche di come i suoi gol potrebbero risultare decisivi ai fini dell’assegnazione del titolo di Serie A: “A fine partita non me ne rendevo conto, oggi lo capisco di più. La Roma aveva grandi possibilità di vincere il campionato mentre da domenica ne ha poche perchè le tre partite dell’Inter sono contro avversarie che non hanno più grandi motivazioni. Alla Roma non resta che tifare per una cosa. Deve tifare perchè l’Inter vada in finale di Champions e perda qualche energia nel prepararla. Però l’Inter è una bella corazzata capace di reggere ovunque”.
Infine, chiosa sul Mondiale: “Lo immagino come il più grande evento della mia vita. Il problema è che ho la speranza di andarci ma non la sicurezza, vista la concorrenza di Gilardino, Di Natale, Iaquinta, Toni, Borriello e ne dimentico qualcuno. Non mi sono sentito escluso neppure quando Lippi non mi portò alla Confederations Cup: lui continuava a incoraggiarmi” e poi sulla corsa alla Champions: “La Juve mi sembra distante. Credo che sia diventata una lotta a due e spero che si arrivi a Palermo tra due settimane con più di due punti di vantaggio”.