Ultrà Napoli, la svolta del 2016 - Calcio News 24
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Ultrà Napoli, la svolta del 2016

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Tifosi Napoli

Il Corriere della Sera mette in prima pagina i fatti accaduti domenica in autostrada con gli scontri tra ultrà del Napoli e della Roma.

«Troveremo i responsabili di questo gesto folle e assurdo che ha messo a repentaglio la sicurezza dei viaggiatori e ha bloccato una delle principali arterie del nostro Paese», ha dichiarato il procuratore di Arezzo Roberto Rossi e finora sono stati 4 gli arresti per gli scontri dell’autogrill. In un pezzo firmato da Fabio Postiglione si parla degli ultrà partenopei, autori di un vero e proprio patto di sangue in Europa per dare la caccia ai romanisti, di rapporti con la camorra e del desiderio di vendetta per la morte di Ciro Esposito, il tifoso ucciso da un romanista in occasione della finale di Coppa Italia.

Tutto è cambiato nel 2016: «Per anni gli ultrà napoletani sono stati banditi dagli stadi italiani. Allontanati su decisione del Viminale per «motivi di ordine pubblico». Il rischio di incroci pericolosi era troppo alto, anche perché quando i napoletani si spostano lo fanno in massa, in migliaia. E quasi sempre con auto (anonime) noleggiate e difficili da intercettare. La svolta è arrivata l’1 agosto del 2016 quando la Curva A, quella che fu di Gennaro De Tommaso, conosciuto come «Genny la carogna», decise di sottoscrivere in massa la tessera del tifoso, il lasciapassare per partecipare alle trasferte negli stadi d’Italia»