Torino, sos social: il club fatica sulle piattaforme online, ma una soluzione ci sarebbe
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Torino, sos social: il club fatica sulle piattaforme online, ma una soluzione ci sarebbe

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Il Torino fatica a crescere sui social network: il club di Cairo non va a genio con le piattaforme online, l’analisi e le possibili soluzioni

Il Torino ha un problema social. Dati alla mano il club granata litiga con le piattaforme online, dove rispetto alle rivali sottoperforma nei risultati e fatica a incidere la propria impronta tramite i nuovi strumenti di comunicazione. Un paradosso, se si considera chi troneggia al vertice della società sabauda: Urbano Cairo. Imprenditore navigato nel mondo dell’editoria, il patron alessandrino ha fatto dell’innovazione il modus operandi del proprio comunicare. Fino, a renderlo uno dei suoi cavalli di battaglia. Un Jean Todt della pubblicità (e non solo) tanto per intenderci, ora alle prese con una macchina che fatica ad ingranare.

Nel 2024 pare lapalissiano ricordare l’importanza che i social network ricoprono nell’economia della gestione delle società calcistiche professionistiche. Tutte le squadre del nostro campionato – non a caso – vantano una propria pagina sulle principali piattaforme in rete. Sulle quali informano, comunicano e talvolta promuovono servizi (dai biglietti al merchandising) ai propri utenti. Il Torino non è da meno: da Instagram a Twitter (ora X), passando da Facebook e Whatsapp, quotidianamente la scuderia sabauda sforna contenuti online che fanno capolino negli smartphone di dozzine di migliaia di appassionati.

Si, ma l’aspetto numerico? Addizionando i seguaci sui due principali social network online targati Meta – vale a dire Facebook e Instagram – e confrontandoli con quelli delle altre compagini di Serie A, i piemontesi occuperebbero l’undicesima posizione di un’ipotetica classifica. In tal senso, i granata vantano un totale di 931 mila follower complessivi sulle due creature zuckerberghiane. Un risultato tutto sommato discreto sia chiaro, ma che colloca il Torino in una posizione di inferiorità, proseguendo in questa particolare graduatoria, con ben tre club che almeno teoricamente albergano una bacino d’utenza paragonabile a quello sabaudo: Bologna, Atalanta e Cagliari.

Ma non è finita qua, se si prendono in considerazione segnatamente gli ultimi quattro mesi, la squadra di Zapata & Co ha conquistato “appena” nove mila seguaci su Instagram e settemila su Facebook. Nel medesimo periodo l’Udinese, per fare un esempio, ha fatto registrare un più quindicimila follower solamente sulla prima piattaforma (passando da 275mila a 290mila utenti). O ancora, sempre sul social delle foto il già citato Bologna a cavallo tra inizio novembre 2023 e inizio marzo 2024 ha annoverato da 293 mila seguaci a 401 mila.

Insomma, indubbiamente l’analisi è complessa. Si intreccia a svariate dinamiche – come i risultati sportivi inanellati dalla squadra in questione – e richiede un livello di approfondimento maggiore rispetto a quanto elencato finora. Senz’ombra di dubbio però, se anche il Torino vorrà proseguire sull’onda delle opportunità che i nuovi media offrono, saranno necessari oculati e quanto mai precisi investimenti nel settore. Esempi virtuosi in tal senso si possono ricercare nell’ l’Inter con la propria Media House o la Juventus che inaugura il Juventus Creator Lab.

Infine, navigando sempre negli intricati meandri social, non sarà difficile notare come anche nel panorama sabaudo “operi” un cospicuo manipolo di content creator. Youtuber, tik toker o anche giornalisti, che seguono le dinamiche granata con sorprendente ritorno da parte degli appassionati. Magari, prestare la giusta attenzione a queste figure e perchè no, stringere i rapporti di collaborazione con loro, potrebbe costituire un primo passo per agevolare l’aumento di engagement della squadra.

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