Udinese, Di Natale: "Coroniamo il sogno Champions" - Calcio News 24
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2009

Udinese, Di Natale: “Coroniamo il sogno Champions”

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Il quotidiano sportivo spagnolo “Marca” ha parlato in esclusiva con il capitano bianconero Antonio Di Natale sull’onda dei risultati stupefacenti che la formazione di mister Guidolin ottiene domenica dopo domenica.
L’Udinese ha conquistato 33 punti su 39 nelle ultime tredici partite. Come si spiega un tale successo?
DN- Prima di tutto la squadra ha maggior esperienza rispetto a un anno fa. Molti di noi giocano insieme da tre anni e in campo ci troviamo a occhi chiusi. Siamo migliorati molto grazie a mister Guidolin: è riuscito a trasmettere fiducia e mentalità  vincente.

L’Udinese ha il miglior score post-natalizio dell’intera Serie A.
DN- Si tratta di un grande risultato, ma adesso viene il difficile perchè dobbiamo coronare i nostri sforzi. Il traguardo europeo è vicino ma se non raggiungiamo l’obiettivo ci rimarrà  la sensazione di avere vanificato quanto di buono abbiamo fatto finora.

Si dice che l’anno scorso la causa dell’andamento altalenante era dovuto alla preparazione fisica. E’ corretto?
DN- Non saprei come rispondere. Forse la scorsa stagione abbiamo avuto un approccio diverso alle gare e abbiamo perso troppi punti in casa. Quest’anno, invece, abbiamo vinto molte partite lontano dal “Friuli”.

A questo punto l’Udinese è pronta per il titolo?
DN- Lo scudetto sarebbe il massimo. Vogliamo fare bene in queste ultime otto partite per centrare la qualificazione in Champions League. Questo rimane il nostro obiettivo.

A Lecce non sarà  una passeggiata.
DN- Ci attende una gara molto difficile. I giallorossi non rinunciano a giocare e solitamente contro squadre di questo tipo ci esprimiamo a buoni livelli.

Il Napoli è un’altra autorevole candidata alla vittoria finale
DN- Sicuramente la favorita è il Milan

L’ultima giornata di questa stagione potrebbe decidere le sorti dello scudetto?
DN- Sarebbe un sogno, mi piacerebbe a 33 anni avere l’opportunità  di giocare una partita così importante. Obiettivamente credo che sia difficile perchè il Milan è una grande squadra, però noi non abbiamo altra scelta che cercare di fare bene da qui fino alla fine per essere pronti anche in quella occasione.

54 reti in due stagioni, con otto partite ancora da giocarsi. Numeri eccezionali. Come si spiegano?
DN- Il calcio italiano è difficile, ma ho molte stagioni alle spalle e, sul rettangolo verde, capisco cosa fare e come muovermi.

C’è il rimpianto per non aver mai indossato la maglia di un top-team?
DN- No, non posso lamentarmi della mia carriera. Ho avuto la fortuna di partecipare ad un Europeo e a una Coppa del Mondo, oltre che alla Champions League.

Come si spiega il fatto che spesso, storicamente, attaccanti di grandi qualità  abbiano avuto notevoli difficoltà  in maglia azzurra?
DN- Ogni allenatore ha i suoi schemi e il suo modo di utilizzare i giocatori. Mi sono guadagnato la convocazione per i mondiali dopo una stagione in cui ho realizzato 29 gol, ma in Sud Africa ho giocato in un ruolo leggermente diverso da quello a cui ero abituato. La mia esperienza in Nazionale rimane splendida e la porterò sempre nel cuore.

Spesso in Italia c’è il problema dei “dualismi””¦
DN- Gli italiani quando hanno due campioni in attacco fanno confusione, ma l’ultima parola spetta sempre al campo e se un ragazzo vale, alla fine è destinato ad emergere.

Alexis Sanchez è davvero così speciale?
DN- Il Nino ha solo 21 anni e sta dimostrando di essere un grande campione. Ha già  segnato 12 gol e sono convinto che entro un anno, o al massimo due, sarà  tra i migliori al mondo.

Quanto ha inciso il lavoro di mister Guidolin?
DN- Il tecnico sta facendo un ottimo lavoro. Siamo molto felici che abbia deciso di rimanere al timone fino al 2015.

L’anno scorso solo Messi ha segnato più di te in Europa. Pensi di poterlo superare quest’anno?
DN- Mi piacerebbe vincere la Scarpa d’oro, ma Messi ha già  accumulato un grande vantaggio. L’anno scorso ho realizzato 29 gol e non sono bastati.

Questa estate tutti davano per scontato il tuo trasferimento alla Juventus e invece sei rimasto a Udine. Cosa ti lega al Friuli?
DN- L’Udinese è una società  gestita splendidamente e la vita in Friuli è semplice e tranquilla. Mia moglie e miei figli stanno benissimo, così ho fatto una scelta di vita. Il mio rapporto con il presidente è ottimo e mi piacerebbe continuare a lavorare per questa società  anche in futuro.

Fonte | Udinese.it