Udinese, Lasagna: «Infortunio di Mandragora una forte botta»
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Udinese, Lasagna: «Infortunio di Mandragora una forte botta»

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Kevin Lasagna ha fatto il punto della situazione in casa bianconera: le dichiarazioni dell’attaccante dell’Udinese

Kevin Lasagna, attaccante dell’Udinese, ha parlato ai microfoni del canale ufficiale del club bianconero.

GENOA – «Bisogna voltare pagina perché abbiamo avuto tutta la notte per pensarci. Fa male ovviamente pareggiare una partita così, però adesso dobbiamo pensare solo a Ferrara perché sappiamo che sarà un altro match point molto importante per noi».

STATO DI FORMA – «Durante il periodo del lockdown ho continuato a lavorare tanto perché c’era la speranza di ritornare in campo e sapevo che non potevamo pretendere di stare fermi due mesi per poi fare 20 giorni di allenamento e ritornare agli ottimi livelli. Quindi anche durante i tre mesi fermi ho continuato ad allenarmi. Molto importante è anche la figura del mental coach che da qualche settimana ci segue quindi è un insieme sia di preparazione atletica e mentale. Il mental coach lavora individualmente ma anche in gruppo, sul campo, e ci aiuta a focalizzare gli obiettivi. Quindi aiuta non solo me ma anche tanti altri miei compagni. Il Mister prepara molto bene le partite. Capisce bene gli episodi che accadranno durante la partita e quindi cerca di prepararci al meglio».

CONTINUITA’ – «La continuità è quella che mi è mancata nell’ultimo anno e mezzo. Ma anche la conoscenza dei propri mezzi perché essere un po’ più sicuri di se stessi porta anche a giocare un po’ più sereni e a fare cose che magari non oseresti quando hai paura di sbagliare o delle critiche. Le critiche devono essere sempre costruttive però il alcuni momenti capivo che potevo fare meglio e anche io mi facevo la domanda “Cosa posso fare di più”. Adesso sto cercando di curare ogni mio aspetto, sia quello mentale che in passato avevo trascurato, sia quello fisico. Mi alleno come se fossi in partita e cerco di metterci il massimo impegno».

INFORTUNIO MANDRAGORA – «Botta forte perché Rolando oltre che un bravo giocatore è un ragazzo d’oro, quindi perdere lui ci ha fatto male. Qualche giorno dopo l’infortunio, agli allenamenti, si vedeva che c’era qualcosa che non andava. Ed era dovuto alla sua assenza, perché è stata una botta per noi. A Roma è passato a trovarci in hotel, magari la forza che ci ha dato lui poi l’abbiamo messa in campo nella partita. Adesso è da tre giorni a Udine e ha iniziato le terapie per il recupero. Lo vediamo ogni giorno, sarà lunga. Jajalo è un ottimo giocatore, adesso che ha avuto più occasioni per giocare si sono viste le sue qualità. È un ottimo regista che fa girare la palla veramente bene».

ATTACCO – «Per adesso ho sempre giocato in attacco a due. A tre come punta centrale? Forse mi troverei bene, ho giocato poco ma penso che mi troverei bene. Io voglio finire benissimo quest’anno con l’Udinese. Per adesso sto bene qua e voglio continuare a fare bene per e con l’Udinese. Da qui ad agosto spero di continuare con questa vena realizzativa. La squadra deve continuare a giocare così, con questa sicurezza e intensità. Dobbiamo continuare così e quello che è successo ieri sera non ci deve distrarre».