Udinese, Marino: “Ho fatto il mio dovere, l’esonero mi ha ferito”

Intervistato da La gazzetta dello sport, l’allenatore dell’Udinese Pasquale Marino parla dell’esperienza, in fase conlusiva, sulla panchina dell’Udinese: “So di aver fatto il mio dovere, di ver portato a termine la missione che mi era stata affidata al mio ritorno. Ha ragione Giampaolo Pozzo nel dire che il rapporto è logoro. Dopo tre anni i rapporti si possono incrinare professionalmente. E’ giusto voltare pagina, gli accordi erano questi. Mai pensato di restare. Col Paròn fuori dal campo andiamo d’accordo, ma sul lavoro come dice lui abbiamo idee diverse. Mi era stato affidato un compito ben preciso e l’ho raggiunto. Non sono deluso per come è finita. Sono orgoglioso dei 57 e dei 58 punti delle passate stagioni e di essere arrivato ai quarti di Uefa. Il futuro? Poi intendo tornare subito in pista: si libereranno diverse panchine e io sono reduce da una esperienza positiva. Non credo di restare a spasso. Col DG Leonardi sono rimasto in cordiali rapporti, ma non ho avuto contatti con nessuno. Spero solo di allenare da inizio stagione. Poi mi attira la Spagna ma non da subito. Lascio un’Udinese con un gruppo consapevole della propria forza, molti di loro faranno bella figura al mondiale. Lascio una rosa che ha aumentato il valore in questi tre anni. Diciamo che di danni non ne ho fatti. La soddisfazione più grande è la crescita dei giocatori. E’ come veder crescere dei figli. Mentre l’esonero mi ha ferito”.