Viviano: «Grazie Mihajlovic. Zenga carico» - Calcio News 24
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2015

Viviano: «Grazie Mihajlovic. Zenga carico»

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Il portiere della Sampdoria sulle cessioni: «Difficile resistere»

Il suo cartellino è passato definitivamente alla Sampdoria, con cui si è legato contrattualmente fino al 2020: Emiliano Viviano può, dunque, godersi gli ultimi giorni di vacanze prima di concentrarsi sulla prossima stagione. Il portiere blucerchiato, che ha soffiato il posto a Romero, ha ringraziato Sinisa Mihajlovic, passato al Milan, e il presidente del Palermo: «Ho trovato un allenatore che ha avuto grande fiducia in me, e poi credo di averci messo anche del mio. Lo chiamerò sicuramente, appena avrò un attimo, per fargli l’in bocca al lupo per il Milan. Ho sentito Zenga che ho sempre ammirato da ragazzino. E mi è sembrato bello carico. Devo ringraziare Zamparini che mi ha dato l’opportunità e una grande mano. Ma sono felice di restare a Genova», ha dichiarato a La Gazzetta Sportiva.

I COMPAGNI – Il primo pensiero, però, va a Lorenzo De Silvestri, ma Viviano ha parlato anche di Eder e Soriano: «Ha avuto un brutto infortunio in Nazionale, ma è forte e lo ritroveremo presto con tanta voglia. Eder? E’ il nostro grande acquisto per l’attacco, ma a maggio già corricchiava bene. E’ un grande giocatore. Tenere lui e Soriano sarebbe una bella vittoria per la Samp».

EUROPA E MERCATO – Il portiere, sicuro che arriverà un buon difensore, è tornato a parlare di Europa: «E’ il solito discorso: noi, come altre, dobbiamo sfruttare gli errori e le debolezze di certe big, ma Inter e Milan si rinforzano. Ci proviamo da fine luglio col preliminare di Europa League. Troppe cessioni? Se ti danno sei milioni per Rizzo, che è un bel giocatore, non puoi resistere. Oggi il mercato è così. Ma sono felice di Barreto che ho avuto come compagno a Palermo ed è un gran rinforzo per il centrocampo. Quanto a Eto’o era prevedibile, ma è stato bello averlo con noi», ha aggiunto Viviano, che pensa a far bene alla Sampdoria per puntare poi alla Nazionale e ha fatto i complimenti al collega Sepe, perché gioca con coraggio.