Zapata sogna la Champions e punge il Napoli: «Mi hanno scartato» - Calcio News 24
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Zapata sogna la Champions e punge il Napoli: «Mi hanno scartato»

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Duvan Zapata si racconta alla Gazzetta dello Sport, tra Napoli, Udine e il sogno europeo con la Samp

Duvan Zapata si è preso la Sampdoria e con il suo gol al Milan ha conquistato subito il suo nuovo pubblico anche grazie all’esultanza che imita il marinaio sullo stemma dei blucerchiati. Domani però si va ad Udine, che per due anni è stata casa sua: «Me ne ha parlato un amico, genovese e genoano, che vive a Udine e mi è venuta l’idea. Se la userò anche domani? No. Anche se dovessi segnare non esulterò. Io lì sono stato bene e porto Udine nel mio cuore. Certo, pensavo che avrebbero fatto qualcosa in più per comprarmi e trattenermi».

Parole meno dolci per un’altra sua ex, il Napoli: «Non mi hanno considerato. Ero reduce dalla mia migliore stagione in Italia, credevo di poter dire la mia, invece sono rimasto due mesi emarginato, allenandomi a parte. Per fortuna è arrivato Ferrero, che ha fatto tanto per portarmi qui. Tra l’altro lui mi voleva già due anni fa, quando l’allenatore era Zenga». Zapata è arrivato alla Sampdoria anche per sostituire il suo connazionale Muriel: «E’ vero, ma voglio superarlo: punto a fare più gol di lui nella Sampdoria e a diventare l’attaccante colombiano che ha segnato di più in Italia».

Sul rapporto con il nuovo allenatore Giampaolo e con i compagni di reparto: «Mi ha fatto vedere i video degli allenamenti, perché imparassi i movimenti. Con Quagliarella ci siamo subito intesi proprio perché abbiamo movimenti distinti, dovuti al gioco dell’allenatore. Giampaolo fa diventare importanti anche le cose che sembrano banali». Zapata poi fissa l’obiettivo stagionale: «Vogliamo arrivare più in alto possibile. La Champions è un sogno, l’Europa League un traguardo più alla portata. Parlando con i compagni ho capito che il salto di qualità si può fare in partite come quella di sabato. Vincere contro le grandi conta, ma è con le formazioni medie e piccole che puoi fare la differenza».