Nedved, messaggio alla Juve: «Testa bassa e lavorare» - Calcio News 24
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2015

Nedved, messaggio alla Juve: «Testa bassa e lavorare»

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Il dirigente bianconero: «Siamo fortissimi, Scudetto alla portata»

«Fu davvero bello: abbiamo vinto all’ultima e credo che le cose si potrebbero ripetere anche adesso. Sarebbe bello un bis, ma i ragazzi non ci devono pensare. È troppo presto, adesso c’è solo da giocare e migliorare». Da dirigente proprio come era da calciatore: Pavel Nedved, intervistato dai microfoni de La Stampa, preferisce non pensare allo Scudetto, per il momento. Lui, però, di campionati ne ha vinti due in rimonta (Lazio nel 2000, Juve nel 2002). «Sappiamo che siamo in ritardo e che siamo in difficoltà, ma sappiamo come reagire. Non c’è bisogno di guardare la classifica in questo momento, però quest’anno non si può escludere nessuno per lo scudetto»

IN CRESCITA – Dopo un pessimo avvio, però, la Juventus pare in crescita: «Noi abbiamo una squadra forte: Marotta e Paratici hanno fatto molto bene sul mercato, creando un bel mix di giocatori esperti e giovani. Ho molta fiducia in questa Juve: c’è un livello tecnico altissimo. Ci sentivamo forti anche prima, ma quando non riusciamo a raggiungere dei risultati ci dà fastidio. Hamsik? Mi sarebbe piaciuto vederlo qui, perché è molto forte e già esperto. Però è del Napoli, che se lo tiene ben stretto». 

L’AVVERSARIO – Per i bianconeri, al rientro dalla sosta, un avversario tutt’altro che semplice: l’Inter di Roberto Mancini. «Sarà una partita veramente difficile, ma ne mancano ancora tante in campionato e c’è tempo per rimontare. Anche se l’Inter ha il vantaggio di non fare le coppe. Differenze con la Juve di Champions? Difficile dirlo. Potevamo pensare che i “vecchi” potessero avere qualche calo mentale in campionato, ma non è così: li vedo ogni giorno e secondo me siamo stati sfortunati nelle partite in cui abbiamo fatto gioco, ma non abbiamo vinto. Ripeto, però: la squadra c’è». 

I SINGOLI – E se Dybala non ha ancora mostrato tutto il potenziale («Ha tutto per diventare un fenomeno. A livello tecnico non ha eguali e fino a questo momento ha fatto più di quello che mi aspettavo. Cedere Coman un errore? Non è stato un errore: noi teniamo solo chi vuole giocare con la Juve e Coman ha espresso la volontà di andare via»), uno dei leader del gruppo ha deluso: «Caceres ha sbagliato ed è stato giustamente punito. A me non piacciono questi episodi: quando un giocatore è infortunato deve pensare solo a guarire e a recuperare».