Kruse: «Io giocatore, arbitro e... pokerista!» - Calcio News 24
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2014

Kruse: «Io giocatore, arbitro e… pokerista!»

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La storia del giocatore tedesco arrivato tedesco a un torneo a Las Vegas

BORUSSIA MONCHENGLADBACH KRUSE – Max Kruse del Borussia Monchengladbach è un tipo particolare: escluso dai Mondiali (in cui poi la sua Germania ha trionfato) si dice per qualche dissapore con il c. t. Low, è diventato campione di poker (ha vinto un torneo a Las Vegas) ed è tornato in campo dopo un infortunio. In passato aveva perfino intrapreso la carriera di arbitro: insomma, una ragazzo dai mille volti, intervistato oggi per La Gazzetta dello Sport

UNO DI NOI – Così Kruse: «Low? Quando mi ha chiamato per dirmi che non mi avrebbe portato in Brasile ha detto che era una scelta tecnica. Dal mio punto di vista la sua è stata una scelta sbagliata. La Germania però ha vinto quindi ha ragione lui». Si parla poi della carriera da arbitro… «Avevo 14-15 anni, non giocavo in un grande club e non avevo gli allenamenti tutti i giorni. Spesso mi capitava di pensare che sarei stato più bravo di certi arbitri, e allora ho deciso che per conoscere meglio la loro prospettiva mi sarei dovuto mettere in gioco. Ho fatto il guardalinee, avevo un buon occhio. Quell’esperienza mi aiuta ancora oggi a giocare sulla linea del fuorigioco. Poi col tempo mi sono avvicinato sempre più al calcio pro e a 17 anni ho smesso di arbitrare».

POKERISTA – Dunque la carriera da giocatore di poker e la possibilità di fare un bel po’ di soldini con i tornei in giro per il mondo: «Le regole del 27 Single Draw le ho imparate là, poco prima dell’inizio del Mondiale. Di solito gioco a Omaha o a Texas, ma avevo degli amici che mi hanno fatto vedere qualche mano e ho provato». Ed alla fine è arrivato terzo: come dire, una carriera assicurata comunque quando finirà questa da calciatore…