Sansovini: «Con il Brescia oltre il danno anche la beffa. Siamo pronti per il derby» - Calcio News 24
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2014

Sansovini: «Con il Brescia oltre il danno anche la beffa. Siamo pronti per il derby»

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L’attaccante dell’Entella lancia la sfida alla sua ex squadra

Una società organizzata e ambiziosa, una formazione con giocatori di esperienza e giovani promettenti. L’Entella è pronto a stupire e ripartire dopo la sconfitta patita contro il Brescia. Sabato l’undici di mister Prina è chiamato all’esame Spezia, una gara particolare e densa di significati per Marco Sansovini. L’attaccante romano ci aiuta ad entrare nel mondo biancoceleste e manda un messaggio di incoraggiamento al compagno Ivano Baldanzeddu.

Marco, nella tua lunga carriera hai indossato diverse maglie. Adesso da qualche mese hai sposato il progetto della Virtus Entella, raccontaci le tue prime impressioni?
«Devo dire che sono sicuramente positive. Si percepisce l’organizzazione di una società formata da persone competenti. La piazza è tranquilla e ti permette di fare calcio nella migliore maniera».

Una società sana che punta a migliorarsi nel tempo. Può diventare una realtà sulla falsariga di Chievo e Sassuolo?
«L’intento è quello di acquisire una certa confidenza con la categoria. E’ una società che ha vinto tanti campionati nel giro di pochi anni.  Ha grandi meriti e qualità imporanti».

Di gol decisivi ne hai segnati tanti, quello di due settimane fa al Bologna ti fa entrare di diritto nella storia di questo club.
«Sicuramente è una bella cosa quella di aver segnato il primo gol della storia in B. E’ una cosa che ricorderò sempre  e che ricorderanno le persone di Chiavari».

Un primo bilancio di queste tre partite: bene contro Bari e Bologna, meno sabato con il Brescia.
«Non so cosa non è andata con il Brescia, sono disamine che lascio volentieri all’allenatore. Non credo che abbiamo demeritato, loro hanno giocato meglio e hanno segnato nell’unica vera occasione da gol creata».

Quella di sabato sarà ricordata, purtroppo, come la gara del terribile infortunio di Baldanzeddu. Che impressione hai avuto dal campo?
«Ero davanti a lui e ho visto la gamba spezzata. Si era capito subito la gravità dell’infortunio, dispiace molto per Ivano».

Una sorte beffarda nei vostri riguardi, il gol è arrivato proprio da Di Cesare.
«Si, oltre il danno, la beffa.  La cosa che mi rattrista maggiormente non è sicuramente aver lasciato tre punti ma l’infortunio di Baldanzeddu che è di una gravità incredibile».

Hai avuro modo di sentire il tuo compagno di squadra?
«Ieri è venuto al campo, lo abbiamo salutato tutti.  Cerchiamo di stargli vicino con parole di conforto, per quanto sia possibile. Dire che il suo morale non è al massimo è un eufenismo.  Sa quello che deve affrontare ma è forte e siamo sicuri che ne uscirà vincitore, considerando l’operazione che dovrà fare».

 Pescara ti aveva ribattezzato come il Sindaco, è stata l’esperienza più importante della tua carriera?
«Sicuramente Pescara è stata una tappa importante,  l’esperienza più bella per l’intensità che le emozioni che ho provato.  Abbiamo vinto un campionato, sono stati quattro anni bellissimi. Però è giusto non dimenticare lo Spezia».

Una esperienza che non è finita bene, poco spazio in campo e il trasferimento al Novara.
«Si è vero, però il rapporto con la piazza è rimasto lo stesso, un forte legame».

Spezia, Novara ed Entella con unico denominatore: il campo sintetico. Quali sono le grandi differenze?
«Spezia adesso non ha più il sintetico, le altre due si.  Ha l’erba naturale e il fondo misto. Il sintetico è molto più scivoloso e più veloce».

Aumenta la possibilità di incorrere in infortuni?
«Quello lo dice la statistica e non spetta  a me giudicare.  Gli appoggi sono diversi, la palla corre in maniera diversa. Ci si deve solo abituare, niente di impossibile».

Una favola pronta a scrivere pagine di storia, l’Entella dove vuole arrivare? L’obiettivo è una salvezza tranquilla?
«Credo sia giusto puntare alla salvezza, è un discorso realistico. Avanzare a piccoli passi pensando a prepapare al meglio la gara con lo Spezia».

L’obiettivo è quello di centrare la prima vittoria, cosa temi della tua ex squadra?
«Loro sono molto forti, una squadra assemblata molto bene. Poi l’impatto con lo stadio si farà sentire, il Picco è uno campo ostico».

Il primo derby tra le due formazioni di una certa importanza.
«E’ vero, credo sia la prima volta tra i professionisti ma qualche scontro nei dilettanti ci deve essere stato..»