2014
Juventus, Barzagli: «Lezione alla Roma, noi parliamo sul campo»
Il difensore bianconero si è tolto qualche sassolino dagli… scarpini.
JUVENTUS BARZAGLI – Soddisfazione in casa Juventus per la vittoria convincente ai danni della Roma ed anche un pizzico di rivincita nei confronti dei giallorossi, che cantavano due mesi fa “la capolista se ne va” e ora sono stati messi a debita distanza dalla vetta: «Diciamo che hanno avuto i loro momento di gloria. Noi siamo comunque stati concentrati sul nostro lavoro, siamo andati avanti convinti, senza distrazioni. E anzi: la partita di Firenze ci ha aperto un po’ gli occhi e da lì è nata una buona serie di vittorie. In tanti si aspettavano questa sfida, in tanti hanno parlato prima. Noi, invece, abbiamo parlato sul campo… Dimostrando, appunto, che siamo ancora una squadra tosta», ha dichiarato Andrea Barzagli ai microfoni di “Tuttosport”.
SACRIFICIO E FAME – Il difensore bianconero ha analizzato poi la sfida contro la Roma: «Loro hanno provato a pressarci subito: non è di sicuro stata una partita semplice per noi. Diciamo pure che per almeno 60 minuti la Roma ha dimostrato le grandi qualità che ha. Noi ci siamo dovuti difendere più del solito, però abbiamo dimostrato grande spirito di sacrificio anche da parte degli attaccanti. Si può parlare di una vittoria meritata da tutti. Per noi è motivo di soddisfazione ogni vittoria che otteniamo: sappiamo che quest’anno stiamo facendo qualcosa di straordinario, ancora di più rispetto agli anni passati che pure erano stati incredibili. In noi cresce la convinzione, cresce la grande voglia di migliorarci ulteriormente e vincere sempre di più. Quando vinci devi continuare ad avere voglia di confermarti. State pur tranquilli che in noi non c’è alcun senso di appagamento, siamo ancora affamati».
CRESCITA – Barzagli ha parlato della crescita del gruppo dall’arrivo di Conte: «C’è stato un piccolo intervallo nel secondo anno, inconsciamente avevamo maturato la consapevolezza dovuta al fatto che eravamo i favoriti. Il primo anno, invece, eravamo una sorpresa. La sconfitta con l’Inter, nella stagione 2012-13, però, ci ha dato una nuova carica. Garanzie dalla difesa? Vero, ma non dimentichiamo che la nostra fase difensiva parte sempre dai nostri attaccanti. Con la Roma, Tevez e Llorente da subito hanno dimostrato grande spirito di sacrificio. Come sempre e come anche gli altri nostri attaccanti. In altre squadre non è facile vedere certe cose, certa coralità di manovra».
FUTURO – Il centrale bianconero ha parlato del suo futuro e di quello di Antonio Conte, ma anche della squalifica contro il Cagliari: «Rinnovo? Non è ancora il momento, da qui al giugno 2015 c’è tempo. Se ci sarà un momento per parlarne, ne parleremo: non credo che ci saranno problemi. Ora, non si tratta di una priorità. Conte? Lui è un tecnico che aspira sempre a migliorarsi, punta sempre alla perfezione. Ma anche noi giocatori. Lavoriamo tantissimo. Lui ci ha dato questa mentalità vincente. Se ancora non siamo arrivati alla perfezione, quella è inarrivabile, comunque l’abbiamo sfiorata… Se mi ha sgridato per l’ammonizione? Non ce n’è stato bisogno, so già io che… sono stato un coglione! Ho già riposato a Natale, avrei fatto volentieri a meno di una sosta forzata!».
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