Buon compleanno a… Josip Brekalo
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Buon compleanno a… Josip Brekalo

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Josip Brekalo

Josip Brekalo, esterno offensivo della Fiorentina, compie quest’oggi 25 anni: buon compleanno al croato

Oggi Josip Brekalo compie 25 anni. Non è reduce da una di quelle stagioni nelle quali si rende evidente una crescita. Divisa in due, la sua recente esperienza non lo ha certo soddisfatto, soprattutto tenendo conto delle aspettative che erano maturate nei suoi confronti e che lui stesso aveva nutrito a buon diritto. Che il talento ci sia, infatti, è fuori discussione. Tanto è vero che nell’ultimo mercato di gennaio ci sono un po’ di club che ritengono come possa risultare determinante ai fini del raggiungimento dei loro obiettivi. Il fatto che il nazionale croato sia reduce da un fine 2022 negativo non viene ritenuto motivo di preoccupazione. Nel Wolfsburg, club nel quale ha giocato a lungo prima di un assaggio d’Italia, Josip è tornato ma le cose non stanno andando per il verso giusto. Nel girone d’andata ha fatto poche apparizioni: 6 su 17. E il livello dei minuti trascorsi in campo è molto basso, tocca solo il 24%. La distribuzione delle sue zone d’azione rivela che il croato agisce prevalentemente sulla sinistra (35%) e non entra praticamente mai in area di rigore (solo 1,6% i palloni toccati all’interno dei 16 metri). Il dato migliore riguarda la sua capacità di saltare l’uomo (62,5% di dribbling riusciti). Quello più negativo è che su 8 cross effettuati non ne ha azzeccato neanche uno. Il quadro statistico non scoraggia i possibili acquirenti. Ci pensa il Monza, che da quando è stato affidato a Raffaele Palladino sembra essere diventato il luogo ideale dove ritrovare entusiasmo.

Invece che in Brianza, Brekalo finisce in Toscana, a Firenze. Il punto mediano tra il Nord e la capitale, perché anche a Roma, a suo tempo, sulla sponda biancoceleste avevano maturato l’idea che potesse rappresentare un giocatore prezioso per le alchimie Sarriane. Peraltro, già all’epoca la Fiorentina era in corsa, ha solo dovuto aspettare un po’ per soddisfare il suo desiderio, che non deve essere minimo visto che lo va ad acquisire definitivamente, cogliendo quel che si dice un’occasione di mercato.

In viola succede ben poco. Molto tempo in panchina. Una partita di gran livello in Conference in Polonia, dove colpisce un palo esattamente cinque giorni dopo averne centrato uno contro lo Spezia che impedisce alla squadra di fare la storia conquistando la decima vittoria consecitiva. «Io voglio giocare di più, so di poter fare grandi cose in Coppa Italia e in Serie A», confessa. Un mero auspicio che rimane tale, come attesta il computo finale in campionato: una sola presenza da titolare, 5 da subentrato, ben 11 le gare trascorse in panchina senza mettere il piede in campo. In una delle gare dove Italiano lo manda dentro, viene salutato da una quantità di fischi che non accenna a diminuire d’intensità ogni qualvolta tocca il pallone. Succede in Torino-Fiorentina e a determinarla è l’amore tradito, così si sente la gente granata che l’anno prima spesso si è stropicciata gli occhi per le sue esibizioni, per poi essere scaricata in maniera netta. Il suo agente Andy Bara lo spiega senza giri di parole, ancor prima che l’avventura finisca: «Josip preferisce non essere riscattato, ambisce a giocare in Champions. Il Torino si è comportato in modo trasparente e corretto. Per Josip non era un problema di soldi, ma solo di ambizioni prettamente sportive. Capisco Cairo e Vagnati, capisco il Torino che alla fine ha deciso di non comprare un giocatore che costa molto e non era sicuro al 100% di voler rimanere, anche se si è sempre trovato bene in granata».

La gente granata è arrabbiata per la sensazione ricorrente che manchi sempre qualcosa per un salto di qualità. Che sia colpa dei giocatori o della società attenta al centesimo o l’uno e l’altro insieme poco importa, così vanno le cose. Ed il migliore dei Brekalo visti, quello che al Toro sembrava di un’intelligenza superiore, altrove non si è più visto, tanto meno in Champions League, dove non ha mai avuto l’opportunità di partecipare.