Capello e il titolo con il Real Madrid: «Nessun regalo al Barcellona»
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Capello e il titolo con il Real Madrid: «Nessun regalo al Barcellona»

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Fabio Capello ha ricordato la vittoria della Liga sulla panchina del Real Madrid nella stagione 2006/07: le parole dell’allenatore

Il 17 giugno è una ricorrenza speciale per Fabio Capello, capace di vincere nel 2001 lo Scudetto con la Roma e nel 2007 il titolo con il Real Madrid. Queste le dichiarazioni dell’allenatore, rilasciate al Mundo Deportivo, sull’ultima partita della stagione con i blancos contro il Maiorca.

BARCELLONA – «All’ultima giornata i giocatori hanno giocato con paura. Nell’intervallo contro il Maiorca eravamo in svantaggio. Dissi ai ragazzi che avevamo fatto una cosa molto importante, recuperando nove punti al Barcellona. E che non potevamo fare un regalo ai catalani. Ho chiesto di tornare in campo e divertirci giocando come se fosse un allenamento».

SPIRITO«Quando erano rimaste dieci o undici partite, lo spirito di squadra è cambiato.  Ronaldo era il migliore di quella squadra, ma era grasso e non ha saputo sacrificarsi. Raul era invece un allenatore in campo, un uomo spogliatoio. Un grande esempio per i giovani come Sergio Ramos che aveva una grandissima ambizione e voglia di migliorarsi. Capitava che dovessi allontanarlo dal campo d’allenamento perché faceva solo quello. Ed è anche per questo che non ha smesso mai di migliorare dal punto di vista fisico e tecnico».

ZIDANE – «Di solito i grandi giocatori, i fuoriclasse non sono mai stati grandi allenatori. Non ci riescono perché pretendono cose che un giocatore non può dare. Invece lui ha dimostrato di essere un allenatore intelligente e di sapere gestire molto bene la squadra. I suoi cambi sono sempre azzeccati e mostrano una rara capacità di scelta a seconda di cosa accade in campo durante la partita».