Champions League: le 3 cose in gioco in Bayern-Psg
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Champions League: le 3 cose in gioco in Bayern-Psg

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Kylian Mbappé

Questa sera Bayern Monaco e PSG si affrontano nell’ottavo di di finale di Champions League: ecco cosa c’è in palio

La risposta alla domanda su cosa ci sia in gioco stasera nel retour-match tra Bayern e Psg è ovvia: andare avanti in Champions League che, per due club dalla storia e dal presente come il loro significa alimentare un’idea di vittoria finale. Coerentemente con quanto successo nel 2020, con proprio loro due in finale: i tedeschi a confermare una forza strutturale, tale per cui spesso arrivano in fondo (dal 2010 al 2020 hanno giocato 4 finali); i francesi a vivere un sogno che sta diventando un incubo, visto il peso economico del club che deve necessariamente trovare un corrispettivo nella bacheca del club, con un solo trofeo internazionale, distante nel tempo (1996) e per di più in una competizione che neanche c’è più, la Coppa delle Coppe.

Andando più a fondo, e prendendo un po’ di idee dalla stampa francese e dalle conferenze di vigilia, a Monaco sono in palio un bel po’ di cose.

1) Il futuro di Galtier. A domanda se i 90 minuti – che magari si prolungheranno – mettono in gioco il suo destino, l’allenatore dei parigini è stato categorico: «No, non ho questa sensazione». Vedremo il tenore della risposta se in caso di eliminazione gli porranno la stessa domanda al termine della sfida.

2) L’incontenibilità di Mbappé. Sicuramente Kylian entrerà all’Allianz Arena con un cartello virtuale scritto sulle spalle: “Provate a prendermi”. Muller non ha nascosto l’ammirazione per l’avversario: «É il giocatore più spettacolare: la sua esplosività, le sue giocate, sempre giuste, l’efficacia sotto porta, l’adoro». É contenibile? E in che modo? E se non ci riuscissero quelli del Bayern, siamo allora al cospetto della squadra favorita per il titolo finale?

3) La maledizione dei rigori. Possibile che non ci si arrivi e la qualificazione venga decisa prima. Ma nel caso, è bene sapere che è dal 2017 che quando i club francesi arrivano ai rigori sistematicamente vengono eliminati. Tanto che in patria giustamente qualcuno ha iniziato a dibattere: ma siete sicuri che sia una lotteria? Perché sta diventando più probabile staccare un biglietto vincente che spiazzare un portiere…