Conte su Kane: «Giocatore di livello assoluto. Voglio migliorarlo»
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Conte su Kane: «Giocatore di livello assoluto. Voglio migliorarlo»

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Le parole di Antonio Conte a SportWeek, il settimanale di approfondimento della Gazzetta dello Sport, su Kane e calcio inglese

Antonio Conte si è concesso ad una lunga intervista a SportWeek, settimanale di approfondimento della Gazzetta dello Sport. Tanti i temi trattati dall’ex allenatore dell’Inter ora al Tottenham. Ecco le sue parole:

SON-KANE«Io dico sempre che un giocatore importante deve avere tre qualità: essere forte, resistente e veloce. Son le ha tutte. Kane è un giocatore di valore assoluto. Non solo di grande classe ma anche di grande intelligenza calcistica. Ad alcuni devi ripetere le cose mille volte. Con Kane basta una sola, lui la mette subito in pratica. Tecnicamente è fortissimo, riesce a muoversi in mezzo metro con la palla tra i piedi e l’uomo addosso, sapendo già dov’è il portiere e se deve calciare sul primo o sul secondo palo. Vede la porta come pochi. Lui vuole vincere con questa maglia, il mio scopo è aiutarlo a coronare questo suo sogno. Kane è già un campione ma vorrei riuscire ad aggiungere qualcosa in più al suo bagaglio.»

INTENSITA’ CALCIO ITALIANO-INGLESE«No, è vero. In partita come in allenamento. In Premier c’è molto meno tatticismo, si va a folate, qui la palla vola, lanciata da destra a sinistra: ne senti il sibilo in aria. In Italia siamo maestri di tattica, le squadre sono organizzate, ma più bloccate, schierate. I minori spazi a disposizione riducono anche l’intensità e la velocità. In Premier si gioca maggiormente a viso aperto. Questo rende le partite più spettacolari. E dal 65’ in poi, quando emerge un po’ di stanchezza, può succedere di tutto…»

SCELTA DI PROGETTI DA COSTRUIRE«Si vede che io sono fatto per scelte più difficili che richiedono uno sforzo maggiore. Ogni tanto me lo dico: sarebbe bello guidare una macchina che parte in pole position. Però alla fine mi va bene così. Ho valutato la scelta del Tottenham e ho trovato tutte le risposte che cercavo».

OBIETTIVO«Di gustarmi di più il mio lavoro, il percorso. A volte l’obbligo di raggiungere il risultato, di essere costretto a vincere perché ti chiami Conte, perché guadagni tanto, ha “infettato” anche i risultati raggiunti. Stavolta vorrei gustarmi questa fase di costruzione che mi aspetta. Parto da dietro, ma ho l’esperienza e la maturità per affrontare questa sfida difficile».