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Coronavirus, Burioni: «Dobbiamo vincere una partita importante. Sulle porte chiuse…»

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Roberto Burioni, noto virologo e diffusore scientifico, ha fatto il punto della situazione sull’emergenza Coronavirus

Roberto Burioni, noto virologo e diffusore scientifico, è intervenuto ai microfoni di Radio Bianconera parlando dell’emergenza Coronavirus. Ecco cosa ha detto.

PORTE CHIUSE – «Dispiace non seguire le partite in questo momento così appassionante, ma l’alternativa era non giocarle proprio. Questo doloroso provvedimento è assolutamente necessario e lo dico da appassionato di calcio. Io non sarei andato alla partita e avrei sconsigliato a tutti di andarci. Il calcio è una passione, è un importante elemento economico della nostra Nazione, quindi serve rispetto, ma in questo momento si corre il rischio di essere poco attenti, ‘faciloni’ e di trovarsi in una situazione difficile».

REGOLE DA SEGUIRE – «Dobbiamo essere ragionevoli, ci sono 100 persone sparse in uno stadio immenso. Io ho avuto l’occasione di visitare uno stadio prima di una partita e ho potuto riscontrare che gli addetti ai lavori alla fine sono lontani. Quelli che sono vicini sono i calciatori. Un conto è mettere 100 persone uno stadio, un conto è metterne 50mila. Per questo ritengo che la decisione di giocare a porte chiuse sia ragionevole e che non ci privi di questa passione. Certo, non diciamoci che è la stessa cosa perché non lo è. Se uno si rompe una gamba va al mare con il gesso, non è l’ideale ma bisogna farlo. Dobbiamo vincere una partita più importante di quella che giocano le nostre squadre».