2014
Fiorentina, Montella: «Ventura un modello, ma Cerci non è un rimpianto. Quagliarella…»
FIORENTINA MONTELLA SERIE A – A due giorni dalla sfida con il Torino, Vincenzo Montella, tecnico della Fiorentina, mette in guardia i suoi sulla forza dei granata e, in particolare, di Alessio Cerci: «Sarà una partita tosta – ha spiegato a Tuttosport- perché il Torino è una squadra evoluta, con giocatori in grado di decidere il match da un momento all’altro. Sanno poi adeguarsi all’avversario, difendere bene ed essere letali in attacco. Gran parte del merito è di Ventura, un allenatore che per me, come per molti altri, è stato fonte di ispirazione: basti pensare, per esempio, al coinvolgimento nell’azione del portiere. Cerci? E’ fortissimo, ma non è un rimpianto: a noi servivano soldi per prendere Cuadrado, a lui una squadra con cui consacrarsi definitivamente».
MERCATO – Con Rossi – e il mistero Gomez – ancora ko, i nomi che si fanno sul mercato sono tanti, forse troppi: «Jovetic è fuori dai nostri parametri, ma non mi dispiacerebbe di certo riallenarlo. Quagliarella è forte ed italiano, cosa molto importante per quanto riguarda l’Europa League. Ma seguiamo anche Vucinic e Gomez: il Papu, però, costa molto ed è extracomunitario, dunque la trattativa è molto difficile. Cassano? Vogliamo giocatori importanti anche dal punto di vista comportamentale, ma potremmo fare qualche eccezione…».
FUTURO – «Con la aocietà c’è un ottimo rapporto, e le parole di Della Valle nei miei confronti sono motivo di orglio e di stima. C’è grande sinergia e ci completiamo a vicenda, vorrei regalare vittorie e gioie ai tifosi viola anche se, economicamente parlando, l’accesso alla Champions League sarebbe più importante per la società. Tottenham? L’Inghilterra mi piace e un giorno ci tornerò: magari proprio a Londra…».
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