Roma-Liverpool, col Var sarebbe stato tutto diverso per Skomina
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Champions League

Gandini ritorna su Roma-Liverpool: «Col Var, Skomina avrebbe evitato figuracce»

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Roma-Liverpool è ancora una ferita aperta in casa giallorossa, con l’amministratore delegato Umberto Gandini che ha detto la sua sulla questione

Il fuorigioco fischiato ad Edin Dzeko ed il fallo di mano sul tiro di El Shaarawy sono ancora nella mente dei tifosi giallorossi, d’altronde come si fa a dimenticare i 90 e passa minuti di Roma-Liverpool, nel bene e nel male. La redazione di Radio Deejay ha toccato l’argomento con l’ad Gandini: «Skomina era il primo a rendersi conto che avrebbe potuto evitare la figuraccia se avesse avuto l’ausilio del VAR. I giudici di porta sono un po’ anacronistici ormai avendo perso la loro funzione principale con l’arrivo della tecnologia del gol no gol. Dipende sempre tutto dalla personalità degli arbitri centrali e di quelli di porta».

E quindi spiega il problema del Var nelle coppe europee: «Il problema principale è la forza numerica degli arbitri che in questo momento sono in grado di applicare questa tecnologia. Alcuni paesi hanno intrapreso questa strada, l’Italia è stata una delle prime con delle sperimentazioni offline prima di applicarla al campionato. Altri paesi non hanno svolto nemmeno dei test». Percorso in Champions League che varrà fondi economici importanti: «Questo tipo di percorso toglie pressione, essendo inoltre cresciuto il nostro fatturato anche con l’arrivo di Qatar Airways e altri partner commerciali. Aumentando i ricavi c’è meno difficoltà nel centrare gli obiettivi. Ora forse c’è meno pressione ma il mercato è fisiologico, le cessioni dipendono anche dalle scelte tecniche, dalle scelte dei giocatori, dalle richieste del mercato».