Gli esterni dell'Atalanta e la "marmellata" Holm-Bakker (che Gasp fatica ad assaggiare)
Connettiti con noi

Atalanta News

Gli esterni dell’Atalanta e la “marmellata” Holm-Bakker (che Gasp fatica ad assaggiare)

Pubblicato

su

atalanta holm bakker

La situazione degli esterni in casa Atalanta: certezze, meritocrazia e il “mistero” dei nuovi poco utilizzati fino ad ora

Creare gli esterni perfetti per l’Atalanta è paragonabile alla realizzazione di una marmellata: ingredienti freschi, precisione e tanta pazienza per ottenere il gusto desiderato, soprattutto se a cucinarla è un certo Gian Piero Gasperini.

Attualmente la Dea sulle fasce ha Hateboer, Ruggeri, Zappacosta e i due acquisti Holm (reputato uno degli esterni più promettenti della Serie A) e Bakker (ex PSG protagonista con il Leverkusen in Europa League). Se da una parte il lavoro e la meritocrazia stanno premiando Matteo, dall’altra manca una figura in grado di spingere e saltare l’uomo: serve alzare il livello della qualità. Zappacosta non riesce più a mantenere il ritmo di prima, ma la polemica tecnico tattica sta nel mancato inserimento dei nuovi nonostante il buon potenziale.

Andando per ordine. Bakker: 7 presenze 55 minuti totali (media di 7 minuti a partita) etichettato già come oggetto misterioso. Holm: 7 presenze, 138 minuti giocati (media 19 a partita) e bollato dopo l’errore con la Lazio. Non si discute la mancata titolarità di costoro visto che essa va conquistata e meritata tramite il duro lavoro, bensì il non utilizzo adeguato a gara in corso nonostante piccoli sprazzi di talento in quel poco che gli è stato dato: l’olandese con Monza e Juve ha alzato molto la squadra arrivando a costruire nel finale delle palle goal; lo svedese messo a giocare un tempo contro il Verona è stato uno dei migliori tra intesa e lavoro offensivo.

Tra essere e non essere all’altezza c’è sempre il campo, ma se visto poco diventa difficile permettere anche a loro di giocarsi le loro chance nel bene e nel male. Non bisogna dimenticarsi che Gosens e Castagne ci hanno messo una stagione e mezza per entrare negli schemi, ma al di là di ciò che sarebbero diventati, l’opportunità anche a gara in corso veniva data.

Prima di dire che la marmellata non è buona bisogna assaggiarla accuratamente, anche perché ritrovarsi ancora con la necessità di chiedere sul mercato senza aver provato ciò che gli è stato dato vorrebbe dire ritrovarsi nella ruota del criceto, considerando che la società ha fatto investimenti importanti seguendo al 100% le direttive del tecnico.