La serie positiva di Van't Schip ha risollevato l'Ajax: l'Europa è possibile
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La serie positiva di Van’t Schip ha risollevato l’Ajax: l’Europa è possibile

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Van’t Schip e la sua serie positiva hanno risollevato un Ajax partito con il freno a mano. E adesso l’Europa non è impossibile

Alla decima giornata dell’Eredivisie, si era capito che la crisi dell’Ajax stava assumendo contorni imbarazzanti. Anche la gestione a interim di Maduro era crollata sotto il peso del 5-2 incassato con il Psv, dopo che quella di Steijn si era conclusa al termine di una serie di prestazioni tra l’umiliante e l’imbarazzante. Per l’ex giocatore del Genoa non era proprio una situazione semplice risollevare una squadra che in quel momento era ultima, sebbene con due gare in meno. Oggi ad Amsterdam si sorride e, quantomeno, una motivazione per vivere il resto della stagione esiste: l’Ajax è quinto, a distanza notevole da un posto in Europa, 9 punti sia dall’Europa League che dalla Champions. E, soprattutto, qualcosa di positivo si è finalmente materializzato.

1) La sequenza di risultati. Van’t Schip ha frenato l’emorragia. Non solo: le avrebbe vinte tutte se non avesse buttato via la vittoria sul campo dell’Almere per un calcio i rigore concesso nei minuti di recupero. Fatalmente, vedere di giornata in giornata rimontare le posizioni ha accresciuto convinzione e morale, fino a raggiungere finalmente quella tranquillità che deve avere una big, aiutata anche da un calendario agevole.
2) La crescita dei big. Non era francamente possibile che un tridente composto da Berghuis, Brobbey e Bergwijn non riuscisse a prendere in mano la squadra. Anche la vittoria di ieri, un 2-1 alla Johan Cruijff Arena sullo Sparta Rotterdam, che condivideva gli stessi punti in classifica, ha messo un mostra una BBB – definiamola così – in condizione. Berghuis ispira, si muove molto partendo dalla destra, ha stabilito una buona connessione col giovane Hlynsson, quando perde palla va a lottare con una determinazione non comune a uno come lui. Brobbey è la boa alla quale ci si affida, il Lukaku versione olandese: è andato subito in gol girandosi spalle alla porta con grande rapidità e ha conquistato un rigore sfruttando gli imbarazzi della difesa avversaria. Penalty trasformato da capitan Bergwijn, meno ispirato dei compagni, ma importante per come offre sempre la sensazione di potersi accendere, un valore non banale per una squadra che ha bisogno di puntellare le sue certezze.
3) Il futuro. Prescindo dall’Europa League, dove al massimo riuscirà a conquistare lo spareggio per la Conference battendo giovedì l’Aek, i prossimi 4 impegni potrebbero permettere di proseguire la striscia positiva: il 2023 si chiuderà in casa con lo Zwolle, il girone d’andata fuori con il Go Ahead Eagles, poi si riprenderà affrontando Waalwijk ed Heracles: 12 punti non sono un’utopia.