Lazio, calo al botteghino: persi oltre 4 milioni rispetto al 2014/2015
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Lazio, calo al botteghino: persi oltre 4 milioni

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Calo degli spettatori paganti e abbonati in tutti gli stadi d’Italia. La Lazio deve fare i conti con oltre 4 milioni di perdite per la scarsa affluenza rispetto al 2014/2015

L’affluenza allo stadio, oramai è cosa nota, sta progressivamente riducendosi. Si era già lamentato a suo tempo De Laurentiis sottolineando che la colpa era di un campionato con troppe squadre il cui appeal era alquanto discutibile e se il Napoli piange, la Lazio non ride.

CALO DEGLI SPETTATORI E PERDITA ECONOMICA – Già da alcuni anni Lotito aveva preso la decisione di non divulgare più alcuna informazione sui dati dei paganti e abbonati, nemmeno per gli incassi al botteghino. Dando uno sguardo ai bilanci però, da cui si possono desumere alcuni di questi dati, come riporta il Corriere dello Sport, la Lazio avrebbe perso 4 milioni e 280mila euro nell’ultima stagione di ricavi al botteghino nelle partite di campionato, rispetto alla stagione 2014/2015. La Lazio in quella stagione aveva al timone Pioli e si giocava il terzo posto, comprensibile quindi che l’affluenza fosse maggiore: per la partita contro l’Empoli, ci furono ben 49mila spettatori.

BARRIERE E RISULTATI SCADENTI – Complici della situazione sono state anche le barriere, oggetto di polemica da parte degli ultra della Curva Nord che, l’anno scorso, hanno cominciato a disertare l’Olimpico proprio per contestare la società. Contestazione, per altro, mai interrotta e intensificata con l’uscita dai gironi di Champions League, per l’ottavo posto e l’esclusione dalle coppe europee a fine stagione. Per correre ai ripari l’iniziativa della Lazio è stata quella di ridurre ad un euro simbolico il prezzo del biglietto per gli Under14, ma come presenze per domani contro il Bologna non si dovrebbe registrare alcun aumento: se con la Juventus erano 35mila, con il Pescara 12mila e con l’Empoli 10mila, il trend dovrebbe essere il medesimo.

LA RISPOSTA DELLA SOCIETÀ – Arturo Diaconale, direttore della comunicazione della Lazio, è tornato ieri a parlare dello stadio e delle barriere tanto contestate: «Il problema dello stadio è gigante per Roma perché le misure che sono state prese, con la giustificazione di garantire l’ordine pubblico, sono misure che scoraggiano l’accesso allo stadio. Questo spinge i tifosi di Roma e Lazio a restarsene a casa. È un problema che andrebbe affrontato cercando di trovare soluzioni adatte a garantire sicurezza, ma anche a favorire l’accesso. Altrimenti tanto vale chiudere gli stadi. Stadio della Lazio possibile? È strettamente legato allo stadio della Roma».

LA REPLICA DEGLI ULTRAS – La risposta degli Ultras non ha tardato ad arrivare, tramite uno dei portavoce: «Siamo tornati in curva per ripopolarla – parla Diabolik – per cercare di sensibilizzare gli organi competenti e le istituzioni a togliere le barriere. Ora, finalmente, anche la Lazio è uscita allo scoperto su questo problema. Sono felice di ciò che ha detto Diaconale, significa che è con noi, dalla nostra parte. Ora tocca a noi tifosi sensibilizzare società e spingere i calciatori ad esporsi magari tramite Angelo Peruzzi. Sono convinto che le barriere verranno tolte in un modo o nell’altro. Ogni domenica ci accorgiamo che siamo di più rispetto alla domenica precedente. Ora torniamo tutti allo stadio e speriamo di gioire per i successi della nostra Lazio».