Locatelli si presenta: «La Juve è un sogno, darò tutto me stesso»
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Locatelli si presenta: «La Juve è un sogno, darò tutto me stesso»

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Locatelli si presenta: «La Juve è un sogno sin da quando ero bambino. Darò tutto me stesso, sono qui per questo»

Manuel Locatelli ha parlato oggi pomeriggio di fronte ai giornalisti presenti nella sala stampa dell’Allianz Stadium. Di seguito le dichiarazioni del centrocampista arrivato alla Juventus dal Sassuolo.

JUVENTUS – «È sempre stato il mio sogno da bambino. Ho una famiglia juventina, è una doppia emozione. Arrivo in un club fortissimo e importantissimo con una grande mentalità. Mi devo calare nella parte, sono qui perché me lo merito»

SCELTA JUVE – «È sempre stata la mia priorità. Fortunatamente ora sono qui, la trattativa è stata molto importante, non facile. C’è stato un periodo in cui ero in pensiero, fortunatamente la mia famiglia e la mia ragazza mi sono stati vicini. Ora sono qui».

IDOLI JUVENTINI – «Ho delle foto con Pavel Nedved sul letto. O Buffon e Del Piero. Sono sempre stati i miei idoli. Qui sono passati grandi giocatori».

POLEMICHE SULLA FORMULA DELLA TRATTATIVA – «Non mi competono le cose burocratiche. Se hanno fatto la trattativa significa che il Sassuolo è felice».

RUOLO – «Sarà un centrocampo dove ci muoveremo, ho fatto solo un allenamento. Ma ovunque giocherò dovrò verticalizzare e fare quello che mi chiede Allegri».

NAZIONALI – «Ha inciso tanto. Leo al Milan mi aveva impressionato per mentalità, l’ho già vista qui alla Juve. Con loro ho parlato tanto e mi hanno scritto in queste settimane perché volevano venissi. L’abbraccio con Giorgio è stato bellissimo e naturale. Mi ha accolto come se fossi un suo fratellino».

ALLEGRI – «Avevo fatto due allenamenti con la Prima Squadra del Milan. Avevo postato una foto con lui che mi toccava la testa. Sono pronto a imparare da lui perché devo migliorare tanto».

ESSERE PRONTO – «È facile dire che sono pronto a tutto. Devo dimostrare ogni volta che scendo in campo. Ho un’esperienza importante in una squadra importante, l’Europeo mi ha aiutato».

SE SALTELLI SEGNA LOCATELLI – «Il coro me l’hanno fatto per la prima volta, forse perché non segno tanto».

GOL A BUFFON IN MILAN-JUVE – «Il Milan rimarrà sempre una pagina bellissima. È stato un momento incredibile che mi ha catapultato in una realtà in cui non ero pronto. Ero giovanissimo e ho sofferto molto, c’erano aspettativa alte. Poi fortunatamente mi sono ripreso grazie al Sassuolo».

CONTRIBUTO – «Darò tutto me stesso, sono qui per questo, per vincere. Mi metterò subito al servizio di squadra e mister. I miei compagni sono bravi ragazzi e mi hanno accolto benissimo. Non vedo l’ora di fare questi anni con loro».

NUOVI COMPAGNI – «La Juve è piena di campioni. Ma quando vedi Ronaldo avversario e poi in spogliatoio con te è diverso e emozionante. Lo guardavo su YouTube, anche Dybala. Ma ci sono tantissimi ragazzi fortissimi».

DE ZERBI E MANCINI – «Sono allenatori diversi che mi hanno lasciato conoscenze. De Zerbi è un maniaco sportivo che sta attento ai dettagli. La dote più grande di Mancini è trasmettere serenità ai giocatori, ha creato un gruppo fantastico».

MODELLO MARCHISIO – «Marchisio è stato molto importante per la Juve, l’ho sentito prima di venire qui. Voleva che venissi qua. Ripercorrere la sua carriera sarebbe fantastico, anche se non facile».

EMOZIONI AL GOL CONTRO LA JUVE – «In quel momento tifavo Milan, per me è stato incredibile. Mia nonna è juventina sfegatata come tutta la mia famiglia. Mi disse bravo per il gol ma che c’era una rete regolare di Pjanic. Io non ci rimasi benissimo».

SCUDETTO – «Sicuramente è un obiettivo, vogliamo vincerlo. È importante».

ESORDIO CON L’UDINESE – «Non sono al 100% ma mi sento abbastanza pronto per giocare. Ma deciderà il mister che sa meglio di chiunque altro».

FIDUCIA DEL MISTER – «È importantissima. Con De Zerbi mi sento ancora. È importante per tutti sentire la fiducia del mister e dell’ambiente. Per me è stato ancora più importante perché era un momento in cui mi sentivo fragile. Ma penso lo sia per chiunque».

NUMERO – «Sarà il 27, l’ho cambiato perché è un’avvenrua nuova e mi piace. Il 7 mi porta fortuna, speriamo sia di buon auspicio».

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