2015
Moralez: «Al-Ittihad? Meglio l’Atalanta»
L’attaccante rivela: «Mia moglie ha bloccato il trasferimento»
E’ stato ad un passo dall’Al-Ittihad ad agosto: mancava solo la firma, poi Maxi Moralez ha cambiato idea. L’Atalanta può ringraziare sua moglie Natalia: «Ha detto subito no e la sua parola conta molto. Non se la sentiva di fare un cambiamento così radicale con un bambino di pochi mesi. E così adesso, quando siamo insieme, passo quasi inosservato anche se gioco, corro, prendo pestoni… Ho fatto bene, benissimo a restare. E’ stata una tentazione, anche se c’erano dettagli del contratto da sistemare. Il livello del loro calcio è piuttosto basso e poi avrei dovuto imparare da zero l’inglese», ha rivelato l’attaccante nerazzurro ai microfoni de La Gazzetta dello Sport.
LA SORPRESA – Al quinto anno all’Atalanta sta vivendo la sua stagione migliore: «Finora sì, perché stiamo giocando davvero bene. La sensazione è che ci possiamo togliere molte soddisfazioni, anche se nella testa c’è sempre la salvezza. Ho fatto una grande preparazione in estate, mi sento in ottima forma. Reja vuole che tenga un po’ di più la posizione, ma è una questione di istinto e di caratteristiche: sono portato a fare molto movimento, anche scambiando la fascia con Gomez per non dare punti di riferimento all’avversario. Magari qualche volta corro male e finisco con lo sbagliare».
PICCOLETTI – Quello che potrebbe sembrare un difetto in realtà è un pregio per Maxi Moralez. Ci riferiamo al fatto che sia alto 160 centimetri. A tal proposito, infatti, l’attaccante argentino ha spiegato: «Ma guardate che in Argentina essere bassi è considerato un pregio, non un difetto. Ogni squadra schiera almeno un paio di piccoletti e gli allenatori non li snobbano, anzi cercano di valorizzare le loro potenzialità. Devo ricordarvi di gente come Maradona e Messi? Il fisico aiuta, ti permette di trovare subito la condizione, anche di fare giocate particolari. Ma essere leggeri comporta altri rischi: i difensori ti picchiano meglio…».
COMPAGNI E MODELLI – Infine, ha parlato di alcuni connazionali. A partire da German Denis: «Crisi superata? Spero e penso di sì. Ha avuto un inizio difficile, è stato frenato da un infortunio e ha giocato poco. Zanetti il miglior argentino in Italia? Sarà retorica, ma rappresenta la faccia pulita dal del calcio, anche fuori dal campo. Un modello per tutti».
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