Champions League, il paradosso: merita la Lazio, ma Inter favorita
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Paradosso Champions, merita la Lazio ma è favorita l’Inter

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perisic parolo inter-lazio

Argomento caldo dell’ultimo turno di campionato: chi tra Lazio ed Inter riuscirà a centrare l’ultimo posto disponibile per la Champions League?

Con lo scudetto assegnato e la contesa per l’Europa League sostanzialmente delineata, i due piatti forti dell’ultima giornata di campionato riguardano l’assegnazione del quarto posto, ultimo utile per accedere alla prossima Champions League, e l’agguerrita lotta salvezza: protagonisti Lazio ed Inter da una parte, Spal e Crotone in primis dall’altra. Con l’interessamento di Cagliari, ancora ad alto rischio, Chievo e Udinese. Non ce ne vorrà nessuno ma, considerato lo scontro diretto che andrà a decretarne le sorti, la lotta per il piazzamento in Champions League si garantisce inevitabilmente la prima pagina: Lazio contro Inter nel duello dell’Olimpico che si annuncia epico, per posta in palio e coincidenza dell’evento, nerazzurri che hanno a disposizione la sola vittoria se vorranno sottrarre agli avversari il quarto posto di attuale appartenenza.

Champions League: Lazio o Inter, chi la merita?

Per quanto si è visto sui campi da gioco, e non per i due punti che attualmente separano le due compagini, a meritare l’accesso alla prossima edizione della Champions League sarebbe con ogni probabilità la Lazio di Simone Inzaghi. Che non vanta l’organico di cui dispone l’Inter di Spalletti e che – a differenza dei meneghini – ha dovuto fronteggiare un impegno internazionale giunto fino ai quarti di finale dell’Europa League, ma che nonostante le ristrettezze di organico ha mostrato un livello di calcio più alto. Più consapevole e delineato, coerente dall’inizio alla fine della stagione. Simone Inzaghi ha dovuto fronteggiare anche una serie di infortuni che, in una rosa senz’altro limitata, arrecano effetti potenzialmente distruttivi sui risultati: eppure la sua Lazio è rimasta in vita nella corsa alla Champions League, penalizzata sul fronte internazionale dalla serataccia di Salisburgo. Che non doveva capitare ma che purtroppo è accaduta. Nell’analisi andrebbero inseriti anche alcuni evidenti errori arbitrali che hanno sottratto più di un punto al cammino biancoceleste. Meno fluido il cammino dell’Inter di Spalletti: partenza razzo e poi il crollo tanto roboante quanto inspiegabile. Probabilmente i risultati dell’avvio di stagione erano incrementati dai miracoli del solito Handanovic e da una buona sorte, che comunque fu ben cercata dai nerazzurri. Il declino è stato figlio di quell’assenza di gioco che in tanti facevano finta di vedere ma che era ben nota anche nei momenti migliori. Archiviata la caduta libera, Spalletti ha fatto tesoro del momento ed ha riportato la sua Inter su livelli accettabili, spinta dal solito Icardi e da una tenuta difensiva che ha smesso di fare danni.

Champions League: Lazio o Inter, chi arriva meglio?

Ecco il paradosso, che puntualmente inverte l’analisi razionale: al fatidico scontro diretto dell’Olimpico – valido per l’ultimo posto in Champions League – arriva meglio l’Inter, rispetto ad una Lazio incerottata e piena di rimpianti. L’ultimo dei quali manifestatosi in quel di Crotone: la clamorosa vittoria del Sassuolo sul campo dell’Inter aveva concesso ai biancocelesti il più classico dei match-point, ma nonostante il vantaggio iniziale di Lulic la gara si è poi complicata. Terminando su un pareggio che lascia aperta la contesa e che si annida nella testa dei calciatori biancocelesti. Non meno ingombrante il capitolo infortuni: Parolo è stato risparmiato nella sfida dello Scida ma non pare ancora pienamente recuperato, Immobile giura di volerci essere ma in che condizioni? I punti interrogativi sono diversi, tenuto conto dell’assenza certa di Luis Alberto, fattore essenziale nelle fortune della Lazio 2017-18. Sullo sfondo la questione De Vrij: prossimo calciatore dell’Inter, con l’ufficialità dell’operazione già annunciata dal club milanese, avrà la serenità necessaria – o meglio dire la professionalità – per disputare al meglio una gara del genere? Inzaghi ci riflette, ma come è agevole desumere il quadro non è dei più incoraggianti. Sta meglio l’Inter? Viene da rispondere affermativamente, non fosse altro per una questione di inerzia: speranze praticamente nulle dopo la disfatta interna con il Sassuolo, le lacrime a condire l’ennesima stagione fallimentare. Le notizie giunte il giorno dopo dallo Scida hanno invece restituito linfa vitale ad una squadra appena prima considerata spacciata. La sola circostanza di avere ancora una chance può rappresentare la carica ideale in vista dell’imminente scontro diretto in chiave Champions League.

Lazio-Inter, la partita

Pur vero è che i nerazzurri sono costretti ad espugnare l’Olimpico se vorranno accedere alla porta principale della prossima edizione della Champions League: un altro risultato premierebbe la Lazio di Inzaghi. L’Inter, oltre al discorso morale appena affrontato, arriva meglio alla sfida anche in termini di organico: Miranda è pienamente recuperato dopo le due recenti assenze, Spalletti con ogni probabilità potrà contare persino su Gagliardini, vero fulcro del centrocampo nerazzurro e centrocampista in grado più degli altri di abbinare realmente le due fasi di gioco. Difficile comprendere già oggi se sarà della partita dal primo minuto o meno, ma può rappresentare una scelta aggiuntiva nello scacchiere di mister Spalletti. Che ci crede e fa bene a farlo: un’Inter ispirata sotto il profilo della produzione offensiva può fare male ad una Lazio che difensivamente continua a risultare troppo esposta. A maggior ragione qualora Inzaghi optasse per la rinuncia a De Vrij. L’Inter non ha piano B: dovrà attaccare la Lazio sin dai primi minuti della gara, trovare un gol che andrebbe a minare le già flebili certezze avversarie. Imporre il proprio ritmo e dettare voce dalle prime battute, altrimenti risulterebbe complesso avere la meglio su una squadra che, per qualità di calcio ed espressione collettiva, ha dimostrato di saperci fare di più. Di essere maggiormente focalizzata e meglio organizzata, pronta a valorizzare le sue individualità senza perdere il concetto generale di un calcio in verticale che per mesi ha fatto parlare di sé. Con il piazzamento nella prossima Champions League in palio, l’urgenza è quella di attingere in pieno dal bagaglio motivazionale e dimenticare la stanchezza: merita la Lazio, l’inerzia è dell’Inter. Novanta minuti per scoprire la verità.