Sergio Zarate: "Sto venendo in Italia per parlare con la Lazio di Mauro" - Calcio News 24
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2009

Sergio Zarate: “Sto venendo in Italia per parlare con la Lazio di Mauro”

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Ci siamo. “Sto partendo per Roma per parlare con la Lazio della situazione attuale di Maurito”. Sergio Zarate, fratello-manager del numero dieci biancoceleste, vuole far chiarezza una volta per tutte su questa vicenda: la seconda panchina in tre partite della nuova gestione Reja. “Il tecnico può decidere il suo utilizzo o meno, ma deve assolutamente spiegare le motivazioni delle sue scelte. Se pensa che Mauro non gli serva, lo dica pure apertamente”. Suona quasi come una minaccia quella del “Ratòn” e in effetti sembra essere tale alla luce delle ultime e recenti dichiarazioni (“Se dovesse continuare a stare in panchina, andrà  via”), seguite sempre dalla pronta smentita: “E’ vero che ci sono tanti club che lo seguono, ma Mauro vuole restare a Roma e non lascerebbe mai la Lazio perchè è troppo affezionato ai suoi tifosi”, aveva spiegato soltanto la scorsa settimana.

Tuttavia, Sergio Zarate, dopo saette e dietrofront, si è deciso a venire in Italia. E a sistemare la questione una volta per tutte. In realtà  non si tratta di un viaggio ad hoc. Era previsto da tempo che Sergio e tutta la famiglia Zarate approdassero nella capitale per coccolarsi Maurito nel giorno del suo ventitreesimo compleanno. Lui, nato il 13, festeggia regolarmente il 18 marzo: è stato registrato all’anagrafe cinque giorni dopo la sua nascita. Lo farà  anche quest’anno, insieme a papà , mamma e a tutti i suoi fratelli, compreso Sergio. Mauro, come tutta la Lazio, non sta vivendo un bel momento. Ma nelle ultime giornate sta soffrendo ancor di più. Lui è il primo in discussione. Gli ultimi mesi al di sotto delle aspettative e i gol che stentano sempre ad arrivare lo hanno fatto piombare nell’occhio del ciclone.

In un periodo negativo per tutta la Lazio, Maurito e il suo individualismo sono diventati il centro della discussione fuori e dentro lo spogliatoio. Quella di far giocare Rocchi dal primo minuto, sarebbe infatti una scelta di Reja, coadiuvata tuttavia dalle opinioni degli stessi compagni, che preferirebbero avere in campo il capitano, più utile ai fini dell’armonia di squadra, anzichè Maurito. Quest’ultimo non l’avrebbe presa benissimo, ma, orgoglioso com’è, non sta dicendo nulla. Sta continuando a lavorare con la professionalità  che lo contraddistingue.

Domenica e ieri si è presentato a Formello. Erano giorni di riposo per la Lazio, ma Mauro si è fatto aprire il centro sportivo per allenarsi da solo e farsi trovare pronto per la ripresa prevista per oggi alle 15. La sua è cultura del lavoro e voglia di rimettersi in campo, senza troppe chiacchiere e lamentele inutili, con l’obiettivo di dimostrare che ancora Reja può contare su di lui per salvare la Lazio dallo spettro della serie B.

Poi a giugno si vedrà . L’Arsenal lo segue da anni, il City lo ha corteggiato l’estate scorsa e il Liverpool starebbe pensando a lui, ma soltanto nell’eventualità  di una cessione di Fernando Torres. Tutto dipenderà  da Maurito. A fine stagione penserà  ancora “voglio solo la Lazio”?

Fonte: repubblica.it