Milan, Shevchenko: «Ritorno da allenatore? Per ora no» - Calcio News 24
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Milan, Shevchenko esclude il ritorno: «Io un lavoro ce l’ho già»

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Milan: Shevchenko ricorda i derby del passato, ma non si guarda troppo indietro. L’attuale c. t. dell’Ucraina non pensa di tornare in rossonero e difende Montella: «Bisogna dargli tempo»

Quindici gol all’Inter, di cui uno con la maglia della Dinamo Kiev ed il resto tutti con quella del Milan. Andriy Shevchenko conosce bene il significato di un derby: l’ex bomber rossonero, in vista di Inter-Milan, si è concesso una pausa per tornare indietro nel tempo, ricordando quanto era bello fare gol in una stracittadina… «Il derby più memorabile? La semifinale di Champions League. Ma anche quello nei quarti di finale: segnai di sinistro su passaggio di Cafu», ricorda Shevchenko, che attualmente è il commissario tecnico dell’Ucraina ed ha come braccio destro lo storico vice rossonero Mauro Tassotti. Inter e Milan stanno provando a rinascere dopo anni molto bui, ma il Derby della Madonnina ha sempre un fascino particolare «perché trasmette emozioni intense. Spesso i giocatori vogliono pensare che il derby sia una partita come le altre, ma sanno che non è vero», spiega Andriy.

Di certo il Milan di oggi è molto diverso da quello vincente del passato e lo stesso Shevchenko non ha lesinato qualche critica di troppo alla sua ex squadra (leggi anche: Milan, senti Shevchenko: «Mercato confusionario ed improvvisato»). Il segreto per tornare ai fasti di un tempo? Semplicemente sapere aspettare… «La squadra è in costruzione, un leader va ancora definito. Ma all’allenatore bisogna dare tempo», racconta Sheva a La Gazzetta dello Sport. Adesso che ha intrapreso anche lui la carriera da tecnico, impossibile non accostarlo proprio alla panchina rossonera. Eppure, a sorpresa, l’ex bomber ucraino per il momento non pensa proprio ad un ritorno a Milano: «Un lavoro ce l’ho e mi piace moltissimo. Sono concentrato sull’Ucraina che voglio far crescere e spero di poter classificare al prossimo Europeo (fallito l’accesso ai play-off Mondiali per un pelo, ndr). È questo il mio futuro». Auguri.