Suso: «Milan, se vuoi essere tra i top sono qui per te»
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Suso a tutto tondo: «Al Milan sono contento, ma dobbiamo essere al top»

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Suso tra presente e futuro: il giocatore del Milan, i suoi obiettivi per il futuro e i ricordi col Liverpool

Arrivato dal Liverpool al Milan nel gennaio 2015 per un milione di strerline, il suo nome non aveva acceso subito gli entusiasmi dei tifosi rossoneri. Tre anni dopo, Suso è un punto fermo della squadra, e uno dei giocatori di cui nessuno vorrebbe privarsi. L’esterno spagnolo, in un’intervista rilasciata a The Guardian, ha parlato della sua carriera e dei suoi obiettivi: «Da quando sono arrivato a Milano sono cambiate molte cose, all’inizio non fu facile, e per poter giocare sono andato in prestito al Genoa. Il Milan è sempre stato il mio sogno fin da bambino, eessere qui adesso è incredibile. Sono orgoglioso, un giorno potrò dire a mio figlio ‘tuo padre ha guocato nel Milan».

Lo spagnolo ha poi proseguito: «Non è stata una stagione facile, c’erano molte aspettative su di noi, ma siamo partiti male. Con Gattuso tutto è migliorato e abbiamo lavorato per la qualificazione in Europa. il club è cambiato molto da un anno fa, ha investito molto e soprattutto ci sono molti giovani, motivo per cui c’è bisogno di tempo per crescere. Ma siamo sulla strada giusta. Gattuso? E’ impressionante, lavora 24 ore al giorno e pensa solo al calcio. Dopo anni senza Europa vediamo la luce con lui, sarà un grande allenatore».

Suso ha poi parlato del suo futuro: «Sono molto contento a Milano. Sulle voci di una mia partenza rispondo che qui sto bene. Ho una clausola di rilascio che desiderava sia il club sia il mio agente. Se il club vuole continuare ad essere tra i top e contare su di me, io sono qui per loro».  Sul Liverpool, sua ex squadra: «Ricordo tutto, non ho mai giocato con Steven Gerrard ma l’ho conosciuto. Sono stato compagno di squadra di Luis Suarez, Coutinho e Carragher. Non dimenticherò mai la  ia esperienza al Liverpool, il calcio inglese lo definerei speciale. Mi piacerebbe giocare ancora a Liverpool un giorno. Sono cresciuto lì ed  ed è un grande club. Finale di Champions? Ho il cuore lacerato, da un aparte una squadra spagnola, dall’altra il Liverpool. Questo è un momento importante della mia carriera, e il prossimo anno lo sarà ancora di più. Mi sento come se fossi solo al 60-70% di quello che posso ottenere».