Tavecchio perde consensi: colpa delle lacrime a "Le Iene" - Calcio News 24
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Retroscena FIGC: Tavecchio è rimasto solo, colpa delle lacrime a “Le Iene”

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FIGC, Tavecchio sempre più solo: nel Consiglio Federale di oggi anche la LND potrebbe ritirare il proprio sostegno. A pesare sulla decisione finale anche le lacrime del numero uno federale nell’intervista a “Le Iene”

Doveva essere l’orto in cui coltivare il consenso, ma la Lega Nazionale Dilettanti potrebbe essere tra qualche ora il Vietnam di Carlo Tavecchio. Proprio lui, che per anni è stato presidente della LND e che grazie ai dilettanti ha scalato la montagna del calcio italiano, potrebbe ritrovarsi con un pugno di mosche in mano, costretto alle dimissioni. Dopo il passo indietro dell’Assocalciatori, supportata dal CONI, anche la lega presieduta da Cosimo Sibilia (l’erede di Tavecchio e, secondo molti, l’uomo forte che potrebbe raccogliere lo scettro della FIGC sin da subito grazie all’ampio numero di voti, il 34% del totale, di cui godono i club dilettantistici) oggi dovrebbe prendere atto dell’insostenibilità di poter proseguire su questa strada e ritirare di fatto il sostegno a Tavecchio. Con gli arbitri e le leghe di Serie A, Serie B (che oggi non invieranno i propri delegati: la loro mancanza potrebbe far slittare la decisione definitiva di qualche giorno) e Serie C ancora indecise, resterebbe schierata dalla parte dell’attuale numero uno federale soltanto l’Assoallenatori.

Schierata per modo di dire, visto che di fatto solo il presidente dell’AIAC Renzo Ulivieri ha apertamente difeso il presidente attuale della FIGC. Al suo interno l’Assoallenatori è in verità spaccata (ieri Massimiliano Allegri e Gian Piero Gasperini si sono apertamente dissociati dal proprio sindacato) e qualora oggi dovesse mancare la base per andare avanti, lo stesso Ulivieri ne prenderebbe atto senza opporsi. Nelle febbrili riunioni di ieri sera è cambiato tutto o quasi, insomma: come racconta La Repubblica a far vacillare sindacati e leghe (in particolar modo la LND) sarebbe stata proprio l’intervista de “Le Iene” a Tavecchio (leggi anche: Tavecchio piange a “Le Iene”: «Ventura non era la prima scelta»). Un’intervista in cui un presidente FIGC apertamente scosso e destabilizzato ha mostrato tutta la propria commozione scoppiando quasi in lacrime: un segnale di debolezza manifesto secondo i più che certifica la conclusione di un ciclo infausto. Tavecchio non ha più le spalle larghe per continuare ed è sempre più solo: senza i quattro delegati di A e di B, anche un solo voto potrebbe metterlo in minoranza.