Venezia, Henry: «Giroud e Ibrahimovic i miei modelli. Ora segno per la salvezza» - Calcio News 24
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Venezia, Henry: «Giroud e Ibrahimovic i miei modelli. Ora segno per la salvezza»

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L’attaccante del Venezia Henry ha parlato della sua esperienza in Italia e dei suoi modelli nel calcio

Thomas Henry, attaccante del Venezia, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport parlando della sua esperienza in Italia e non solo.

SPORT«Da bambino ho fatto un sacco di altre discipline: tennis, scherma, basket, atletica… Ho seguito le orme dei miei. Lo sport in casa era importante quanto gli studi. Mio padre è stato campione olimpico di scherma (4 medaglie, ndr), mia madre è stata cestista (ha vinto un campionato juniores in Francia, ndr). Sono stato fortunato a fare altri sport, mi hanno aiutato nel calcio, coi movimenti, la coordinazione e la brillantezza. Non posso dire di essere veloce, difficile esserlo con la mia stazza, ma sono svelto e coordinato. Non pensavo di diventare un pro’, ma una volta deciso volevo, e voglio, arrivare più in alto possibile. Posso imparare ancora molto, soprattutto qui in Italia». 

SERIE A«Il vostro campionato è totalmente differente da quello belga o francese. Là si pensa solo a segnare, qui si lavora tutti insieme per l’equilibrio difensivo e offensivo. È molto più difficile, ci sono difensori fortissimi. Si deve pensare molto più velocemente, il tempo per la giocata è brevissimo. E ho avuto difficoltà pure con la lingua, era davvero importante per me parlare italiano: ora ho molta più intesa con i compagni e capisco tutto quello che dice il mister e riesco ad aiutare di più la squadra». 

GIROUD«Ma lui è un grandissimo, non avevo dubbi che avrebbe fatto bene anche con il Milan. Un mio modello? Beh, non abbiamo certo la stessa storia. Magari potessi fare come lui. Però è un esempio, mi sono ispirato a lui. Anche perché, nel mio piccolo, come caratteristiche gli somiglio. Aiuto la squadra, sono forte di testa e tecnicamente me la cavo. Lui è un attaccante completo e io voglio diventarlo, per questo prendo a modello lui o attaccanti come Ibrahimovic. Non sono uno di quelli che aspettano in area. Mi piace segnare, ma anche far segnare. Partecipare alla manovra». 

GOL «In realtà sì, ci credevo. Ma all’inizio, come dicevo, ho fatto fatica. Posso fare meglio, segnare più gol. Non voglio però parlare solo di numeri. Mi piace molto aiutare la squadra, toccare più palloni, fare assist. Dare una mano per me è la cosa più importante, posso certamente fare meglio anche in questo senso». 

CROLLO VENEZIA«Difficile capirlo. Certo il derby perso col Verona in casa dove eravamo in vantaggio 3-0 ci ha dato una brutta botta. Ma anche le sconfitte con Spezia e Salernitana nel finale. Potevamo avere 5-6 punti in più. Ma ora dobbiamo pensare che quello che abbiamo subito magari ci torna indietro. E soprattutto dobbiamo andare avanti senza paura, crederci fino alla fine. Ho visto tantissime squadre salvarsi all’ultimo respiro. Guardate come è salito il Cagliari. Eravamo davanti e ci ha sorpassato. Ci sono 10 partite, abbiamo tutto il tempo di risalire anche noi». 

ZANETTI«Lui è un tecnico giovane ma preparatissimo, veramente molto bravo tatticamente e capace di “girare” le partite. Non sembra che sia al primo anno di Serie A. Possiamo fare tutti insieme un ulteriore salto di qualità, soprattutto restando nella massima categoria». 

SALVEZZA«Se pensiamo ancora come una squadra coesa e crediamo nel nostro gioco come quando abbiamo affrontato la Juventus, la Fiorentina e la Roma, abbiamo tantissime possibilità di salvarci. E non dimentichiamo che dobbiamo anche recuperare la gara con una diretta concorrente, la Salernitana. Dobbiamo essere pronti a tutto pur di restare in A. Io lo sono, voglio segnare i gol per la salvezza».