VOTI&STATS – Sassuolo-Juventus: stavolta Allegri non è il peggiore
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VOTI&STATS – Sassuolo-Juventus: stavolta Allegri non è il peggiore

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Massimiliano Allegri

Tutti i numeri e le statistiche della sfida tra Sassuolo e Juventus, terminata con il punteggio di 4-2 per i neroverdi

Nella disfatta della Juventus a Reggio Emilia si possono rintracciare due costanti di carattere storico, per l’allenatore e per la squadra. Nel 2015-16 proprio l’1-0 patito col Sassuolo scosse i bianconeri, con i famosi discorsi della vecchia guardia a fine gara che determinarono l’uscita da una crisi profonda, con la Juve nella parte destra della classifica. Anni prima, Allegri pagò dazio all’ispirazione di Berardi e da mister del Milan finì la sua esperienza proprio al Mapei Stadium.
La Juve di ieri ha ben poco da salvare, anche dal punto di vista numerico le forme di superiorità sono poche: i cross su azione (14-17), i duelli vinti (41-53), il possesso palla (43-57%), tutti dati spazzati via dal risultato di 4-2. A parziale consolazione di Max (ma lo è davvero?) c’è il giudizio di oggi dei quotidiani, che pur bocciandolo totalmente non lo reputano il peggiore. Il merito di alcune prestazioni individuali è ancora più grave.

Prendiamo due esempi. Il Corriere dello Sport attribuisce al tecnico un 4,5 motivandolo così: «La richiesta di equilibrio era un avvertimento allo spogliatoio. Quattro gol al passivo, tanti errori, uno spreco mai visto». Ma c’è chi va anche sotto questo voto e si prende un 4 pesantissimo. Come Szczesny, ritenuto anche colpevole nell’autogol di Gatti perché «non si passa quasi mai per linee orizzontali»; e come lo stesso centrale: «Il passaggio verso Rabiot non è calcolato bene, così nasce il gol di Berardi, ma il peggio deve ancora venire». Ed il peggio è riassunto nel titolo del quotidiano romano – «Mai dire Juve» – che individua nell’ultima scena di Federico le somiglianze con i nostro orrori riprodotti a suo tempo dalla Gialappa’s.
Il Corriere della Sera va giù ancora più duro. Allegri merita il 4: «Passo indietro deciso. Sul piano del gioco, della determinazione, dell’attenzione difensiva». Ma Szczesny e Gatti vanno ancora peggio e si prendono un 3 che è raro a vedersi. Il polacco vive «un pomeriggio da incubo». E il difensore è «semplicemente disastroso».

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