Zaniolo e Mourinho hot: la Lazio e Guida surriscaldano la Roma
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Editoriale

Zaniolo e Mourinho hot: la Lazio e Guida surriscaldano la Roma

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Le parole di Mourinho e il gesto di Zaniolo surriscaldano l’ambiente Roma dopo il derby perso contro la Lazio

Non è stato il derby della Capitale che José Mourinho sognava di vivere e che Nicolò Zaniolo sognava di giocare. Polemiche, gestacci, errori arbitrali ed errori difensivi nel menù di una sfida che ha ringalluzzito la timorosa Lazio di Sarri vista nelle ultime apparizioni.

I festeggiamenti del tecnico toscano insieme all’aquila Olimpia l’immagine che chiude un derby ad alto tasso emozionale, spettacolare e divertente al pari di Inter-Atalanta, l’altro big match della sesta giornata di Serie A.

Conferma tangibile di un’inversione di rotta sempre più marcata nel nostro campionato, votato all’offesa piuttosto che alla difesa. Ed esattamente così è stato il duello dell’Olimpico, nel quale i biancocelesti hanno infilzato la Roma grazie al consolidato marchio di fabbrica: ripartenze micidiali con un Ciro Immobile in versione ispiratore, Milinkovic-Savic, Pedro e Felipe Anderson a firmare il tabellino.

Se i giallorossi dalla cintola in su hanno saputo reagire e creare, a far difetto è stata ancora una volta la fase difensiva. Le pessime scalate e spaziature in occasione delle prime due reti laziali, evidenza lampante delle mancanze di Mancini e compagni.

Ma alla storia di questo campionato, più che gli errori dei giocatori, passeranno inevitabilmente gli errori di Guida e il mancato ausilio VAR. Sliding doors della serata, l’intervento di Hysaj su Zaniolo non sanzionato, nell’azione che avrebbe dovuto prevedere un rigore per la Roma invece che il contropiede da 2-0 della Lazio. Insieme alla possibile espulsione di Leiva, gli episodi che hanno fatto infuriare Mourinho, velenoso come un cobra nelle interviste post gara.

E verosimilmente sono state la causa scatenante del gestaccio che il talento ex Inter ha rivolto ai tifosi rivali a fine gara. Un comportamento che potrebbe anche costare una nuova squalifica all’azzurro, oltre al chiaro danno d’immagine per un ragazzo ancora troppo spesso vittima di se stesso e delle sue turbolenze.

Non tutto il male vien per nuocere, però. Il vate di Setubal sa essere fuoriclasse nel surriscaldare l’ambiente e trarne al contempo il massimo beneficio. L’atteso “rumore dei nemici” inizia già a far capolino dalle parti di Trigoria…