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Bari, Giancaspro: «Accuse infondate»

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La replica del presidente barese alle accuse degli ex soci

Non c’è pace per il Bari. Due ex soci di Cosimo Giancaspro hanno chiesto di sequestrare i conti del club biancorosso e tutti quelli riconducibili all’imprenditore e alle sue attività. Quei soldi, secondo i due accusatori, sarebbero stati sottratti indebitamente per acquistare il Bari. Il presidente del Bari Giancaspro ha diramato un comunicato stampa in risposta alle accuse dei due ex soci.

IL COMUNICATO – Questo il comunicato: «La risposta è una sola. Niente. Non puoi rispondere niente. Di fronte alla cattiveria del gioco al massacro mediatico sei indifeso. Ma una cosa la devo dire alle mie figlie, che hanno letto e sofferto in silenzio, senza neppure chiedermi perché succedono queste cose. Non avrò pace fino a quando i responsabili di questa azione delittuosa non verranno severamente puniti. Non intendo spendere una parola in più nei confronti di persone delle quali si sta già occupando la magistratura, nelle indagini in corso per altre vicende. E non lo faccio soltanto perché non mi piace non rispettare le regole. Quelle scritte e quelle non scritte. Le denunce e i processi si fanno nei tribunali, dinanzi ai giudici, non raccontando favole ai giornali. Poi esistono la riconoscenza, la dignità, l’onore e il rispetto. Sono queste le regole più importanti. E io le ho sempre osservate. Altri non so. Ai tifosi del Bari dico solo di stare tranquilli, ammesso che questa nuova boutade possa indurre una qualche preoccupazione».