Palermo, Zamparini: “Mutti dovrebbe restare fino a giugno”

Il Palermo di Maurizio Zamparini è incappato in un periodo negative con tre sconfitte consecutive e si parla di una posizione a rischio per Bortolo Mutti, tecnico dei rosanero. Intervenuto ai microfoni di “Radio Anch’io lo Sport”, in onda su “Rai Radio 1”, il numero uno del club siculo ha rilasciato alcune dichiarazioni, partendo su un commento sui tanti esoneri in Serie A, ultimo dei quali è stato quello di Ballardini a Cagliari: “Perchè tanti esoneri? In questo momento vediamo che il Cagliari era in difficoltà , in questi momenti l’unica soluzione è dare una scossa. Si tratta di una difficoltà  psicologica, non tecnica. L’esonero di Pioli? Diciamo che mi sto mangiando il secondo testicolo, il primo l’ho già  masticato. Mutti a rischio? Sono molto preoccupato, voglio bene a Mutti che è una bravissima persona ed un bravo allenatore, ma lo deve dimostrare anche sul campo. La gara contro la Lazio ci aveva lanciato verso la Champions, poi l’arbitraggio di Siena ci ha massacrati e non ci siamo ancora rialzati. Ci sono stati poi infortuni ed assenze importanti dal punto di vista del carattere e del carisma, vedi Silvestre, Migliaccio e Balzaretti. Speriamo nella gara di Lecce, dove per loro sarà  la partita della vita, ma anche noi vogliamo combattere. Sette giorni per Mutti? No, io penso che Mutti rimanga fino al termine della stagione. Volevo arrivare il prima possibile a quaranta punti per fare poi degli esperimenti con i nostri giovani. Ieri sera in campo per il Novara c’erano tre giocatori nostri: Morganella, Ujkani e Garcia, i primi due in compartecipazione, ma abbiamo il diritto di controriscatto e, dunque, li considero miei. Vorrei vedere dei giovani, come in passato abbiamo visto Pastore e Cavani. Oggi abbiamo Vazquez, uno dei migliori giovani del campionato argentino lo scorso anno, e vorrei vederlo in campo col Palermo. In Italia i 18-19enni non giocano spesso e sarebbe bello vederne di più”.

Per quanto riguarda le polemiche arbitrali e gli eccessi di nervosismo, come il silenzio stampa della Juventus: “Il nervosismo deriva probabilmente a quanto accade nel Paese per la nostra economia e questo si trasferisce anche nel calcio. Contribuite certamente anche voi, ci sono numerosi media che parlano di sport, alcune radio e canali parlano tutto il giorno di calcio. à? tutto il mondo del calcio italiano che è così”.

Sulla sconfitta interna contro la Roma: “Prima di tutto, contro di noi tutte le squadre fanno sempre le loro migliori partite, tranne la Lazio. La Roma ha avuto un grande vantaggio dal punto di vista psicologico per il nostro solito errore difensivo. Se facevamo noi il primo gol probabilmente ce la potevamo fare. Io faccio i miei complimenti a Luis Enrique perchè sta facendo della Roma un piccolo Barcellona. Ci vorranno 2-3 anni, ma la strada è quella. Io li invidio, perchè la strada comunque è quella”.