Adani: «Morto il calcio così come il mestiere dell'arbitro!»
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Adani polemico «E’ morto il calcio così come il mestiere dell’arbitro! Vi spiego il perché»

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Lele Adani sicuro su quello che è successo durante Milan Lazio: le polemiche si accendono sotto tutti i punti

Lele Adani, ex difensore dell’Inter e oggi opinionista molto seguito sui social, è tornato a far discutere con un intervento su Instagram sul finale acceso di Milan-Lazio, terminata 1-0 grazie al gol di Rafael Leão. A scatenare la sua analisi è stato un episodio controverso nei minuti conclusivi: il presunto tocco di mano di Pavlovic, giudicato non punibile dall’arbitro Collu dopo la revisione al VAR.

L’ex nerazzurro non ha usato mezzi termini nel suo sfogo, sottolineando la gravità della situazione. «Oggi muore ufficialmente il mestiere dell’arbitro», ha scritto Adani, aprendo la sua riflessione con una dichiarazione netta e senza compromessi. Tuttavia, prima di criticare la gestione dell’episodio, ha voluto chiarire i meriti dei rossoneri: «Il Milan ha meritato di vincere», ha precisato, distinguendo tra l’esito della partita e le decisioni arbitrali contestate.

Secondo Adani, il presunto fallo di mano non configurava un’infrazione: «Per me non è mai rigore», ha ribadito, spostando il focus dalle squadre al metodo utilizzato dall’arbitro nel momento cruciale. L’opinionista ha evidenziato come la gestione della direzione di gara in situazioni delicate possa minare la credibilità dell’intero ruolo: «Quando si inventa una cosa per scappare dalle proprie responsabilità, si sceglie di tradire il proprio mestiere», ha scritto, commentando la decisione di delegare o alterare il giudizio in campo.

Per Adani, questa deriva è preoccupante e indica una progressiva perdita di autorevolezza del direttore di gara. Una credibilità che, secondo il suo punto di vista, «era già pari allo zero o poco più» e che oggi rischia di essere ulteriormente compromessa.

La conclusione del suo intervento è una sentenza severa: chi arbitra delegando il proprio giudizio ha ormai «arrivato al capolinea». La posizione netta di Adani rilancia il dibattito su VAR, interpretazioni soggettive e ruolo centrale dell’arbitro, temi che continueranno a far discutere tifosi, addetti ai lavori e appassionati di calcio. La sua analisi non si limita al singolo episodio, ma solleva interrogativi più ampi sulla trasparenza e sull’affidabilità del sistema arbitrale nel calcio moderno.

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